Minestrone
primaverile con miglio, lenticchie e amaranto
La situazione
politica attuale è molto preoccupante. Insieme ad un generale disinteresse per ciò
che accade nei palazzi del governo e delle istituzioni, la sensazione di non
poter agire concretamente per cambiare e creare un mondo migliore sembra aver annebbiato
la volontà collettiva eppure, se si fa mente locale e si considera anche soltanto
l’Europa del secolo scorso, ci si accorge che forse i cambiamenti sono possibili.
Il punto, in effetti, potrebbe essere la delusione dopo il giubilo iniziale.
Se, infatti, l’Europa unita, il crollo del Muro di Berlino, la fine delle
guerre jugoslave, l’abbattimento delle frontiere è stata fonte di gioia per
moltissime persone, è anche vero che l’organizzazione burocratica e la rappresentanza
delle esigenze concrete della popolazione è sempre più lontana, o comunque tale
è percepita dalla gente comune. Nelle elezioni locali si votano sempre più le liste
civiche, ossia il lato B degli schieramenti politici tradizionali, in quelle
nazionali serpeggia l’orribile corrente dell’antipolitica o, peggio, di quella
che si potrebbe definire apato-politica, ossia politica dell’apatia, del non
agire, del prendere posizione sui social network e basta.
Questa ricetta è
ispirata all’importanza del vivere in una società in cui occuparsi di politica
non sia questione sgradita alle persone oneste, idealiste e capaci di
governare.
Agretti
Cicoria
Amaranto
Lenticchie
Miglio
Carote e foglie
delle carote
Foglie di
cipolla fresca
Insalatina mista
al taglio
Acqua
Curcuma radice
secca intera
Salvia
Semini di
finocchio
Sale iodato
Lavare le
verdure, tagliarle a pezzetti, metterle in pentola insieme agli altri
ingredienti, coprire con abbondante acqua, salare, far bollire, triturare nel
mixer, far bolire di nuovo, servire con pane bruscato o con minestrina e un
filo di olio a crudo.
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