Polpette di brasatello e tartufo
Da molti anni si
parla della riforma del sindacato ma, discutendo e discettando, quello che era
divenuto quasi un’istituzione si è trovato a dover fare i conti con le proprie
lacune, le battaglie mai combattute e il disastroso livello di corruzione di
sindacalisti e vertici delle maggiori organizzazioni che avrebbero quale scopo
primario la difesa di quei lavoratori che non hanno la forza contrattuale per
difendersi autonomamente. Un top manager che lavora per diletto e amibizioni
personali ma non per bisogno generalmente ha delle esigenze ben diverse da chi fa
fatica a far quadrare i conti familiari e pagare le bollette. Sebbene il grado
di libertà e la dignità interiore non abbia niente a che fare con il conto in
banca, le libertà economiche, i diritti lavorativi e la dignità del lavoro non
ha soltanto a che fare col conto in banca, e più spesso alla posta, ma anche
con la forza contrattuale che si riesce ad ottenere anche grazie all’unione di
più persone. Questo dovrebbe essere il compito naturale del Sindacato ma,
evidentemente, nel corso dell’ultimo cinquantennio non è stato esattamente svolto
nel modo più consono alla funzione intrinseca dello stesso fino al paradosso
per cui i sindacati italiani attualmente difendono più i diritti di chi è
pensionato piuttosto che di chi lavora.
Questa ricetta è
ispirata all’Articolo 1 della Costituzione della Repubblica italiana.
Pangrattato
Pane raffermo
Latte tiepido
Uova
Vino bianco
Orvieto
Brasato
acquistato dal macellaio di fiducia
Cipolla fresca
Aglio
Timo
Salvia
Sale iodato
Acqua
Bacche di
ginepro
Olio
extravergine di oliva
Salsa tartufata
Mettere a
marinare la carne nel vino bianco per circa una notte. Scaldare l'olio, far
sigillare la carne da tutti i lati, aggiungere il liquido di marinatura,
salvia, timo, bacche di ginepro, cipolle, spicchi d'aglio, far cuocere a fuoco
basso coperto. Aggiungere acqua, salare e continuare a cuocere per circa un
paio d'ore. Far intiepidire, tagliare in fette, far ammorbidire nel liquido di
cottura, far freddare, dunque far bollire le fette nel liquido per un minuto o
poco più, far raffreddare. Frullare nel mixer insieme alla salsa tartufata. Nel
frattempo, far ammorbidire il pane nel latte tiepido, strizzarlo con le mani, aggiungerlo
al composto, insieme ad un uovo, mescolare bene, dunque creare delle palline,
passarle nel pangrattato, porle in una teglia imburrata, con un fiocchetto di
burro su ogni polpettina e infornare in forno caldo a circa 180°C per il tempo
necessario alla cottura. Servire così oppure con una leggera besciamella tartuffata.
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