martedì 3 settembre 2019

Arancinetti con olive nere e quartirolo lombardo


Arancinetti con olive nere e quartirolo lombardo

La democrazia, potrebbe sembrare assurdo, ma è un sistema politico che spesso funziona meglio in Paesi in cui è fondamentalmente impossibile, ovvero nelle monarchie, ove vige una visibilissima gerarchia politica. Vi è infatti il re o la regina con tutta la corte e i nobili perché, non bisogna scordarlo, ogni casa reale poggia su una serie di caste più o meno influenti all’interno della società. Immaginare la Gran Bretagna, ad esempio, come una nazione democratica è quasi paradossale: ha una regina di acciaio temperato con cappellini fioriti, discendenti più o meno interessanti e una lunga schiera di lords e ladies, di nobili, di aristocratici, che non hanno intenzione alcuna di rinunciare alle loro posizioni privilegiate. Stesso discorso si evidenzia per la Spagna, i Paesi Bassi, il Belgio, la Svezia ma anche per i cittadini di quegli stati ancora formalmente sudditi di qualche regnante. È il caso, tanto eclatante quanto sbalorditivo, del Canada, giusto per citare una delle democrazie più democratiche ed inclusive del Pianeta. L’aristocrazia, da che mondo è mondo, va a braccetto con un altro potere molto pericoloso e dannoso per la concreta realizzazione della democrazia: il clero. Nobili atei non potrebbero esistere in quanto il re, la regina e compagnia sono investiti, in modo più o meno esplicito, da qualche officiante religioso. Per semplificare, la regina Elisabetta II, Dei Gratia Britanniarum Regnorumque Suorum Ceterorum Regina, Consortionis Populorum Princeps, Fidei Defensor, ad esempio, è regina per grazia divina, Dei Gratia, e con lei tutti i nobili e l’aristocrazia dell’isola di fronte alla Francia che rimangono avvinghiati ai loro scranni molto più a lungo e tenacemente di tanti longevi politici nostrani.
Questa ricetta è ispirata alla democrazia quale utopia migliorabile, perfettibile, forse inapplicabile nella concretezza politica.

Olive nere denocciolate
Passata di pomodoro
Acqua
Aglio
Burro, eventualmente sostituibile con il burro d’oliva del Consorzio Sabina DOP
Riso
Sale iodato
Mozzarella
Pangrattato
Uova, facoltative
Quartirolo lombardo

Lessare il riso in abbondante acqua salata, scolarlo bene. Nel frattempo, preparare un sugo morbido ma non liquido con passata di pomodoro, acqua, aglio, olive nere denocciolate ben sciacquate e tagliate a rondelle. Condire il riso con il sugo e il burro, lasciar intiepidire così da poterlo lavorare con le mani. Creare delle palline o altre forme con il riso, mettendo all’interno un pezzetto di mozzarella e una scaglietta di quartirolo, compattare, passare direttamente nel pangrattato oppure prima nell’uovo e poi nel pangrattato. Friggere in abbondante olio per frittura così che possano galleggiare oppure, per una cottura più salutista, porre in una teglia oliata o imburrata o foderata con carta forno, aggiungere un fiocchetto di burro e infornare in forno caldo a circa 180°C per il tempo necessario alla cottura.

Nessun commento:

Posta un commento