Arancinetti con
olive nere e quartirolo lombardo
La democrazia,
potrebbe sembrare assurdo, ma è un sistema politico che spesso funziona meglio
in Paesi in cui è fondamentalmente impossibile, ovvero nelle monarchie, ove
vige una visibilissima gerarchia politica. Vi è infatti il re o la regina con
tutta la corte e i nobili perché, non bisogna scordarlo, ogni casa reale poggia
su una serie di caste più o meno influenti all’interno della società.
Immaginare la Gran Bretagna, ad esempio, come una nazione democratica è quasi
paradossale: ha una regina di acciaio temperato con cappellini fioriti, discendenti
più o meno interessanti e una lunga schiera di lords e ladies, di nobili, di
aristocratici, che non hanno intenzione alcuna di rinunciare alle loro
posizioni privilegiate. Stesso discorso si evidenzia per la Spagna, i Paesi Bassi,
il Belgio, la Svezia ma anche per i cittadini di quegli stati ancora formalmente
sudditi di qualche regnante. È il caso, tanto eclatante quanto sbalorditivo,
del Canada, giusto per citare una delle democrazie più democratiche ed
inclusive del Pianeta. L’aristocrazia, da che mondo è mondo, va a braccetto con
un altro potere molto pericoloso e dannoso per la concreta realizzazione della
democrazia: il clero. Nobili atei non potrebbero esistere in quanto il re, la
regina e compagnia sono investiti, in modo più o meno esplicito, da qualche
officiante religioso. Per semplificare, la regina Elisabetta II, Dei Gratia
Britanniarum Regnorumque Suorum Ceterorum Regina, Consortionis Populorum
Princeps, Fidei Defensor, ad esempio, è regina per grazia divina, Dei Gratia, e
con lei tutti i nobili e l’aristocrazia dell’isola di fronte alla Francia che
rimangono avvinghiati ai loro scranni molto più a lungo e tenacemente di tanti longevi
politici nostrani.
Questa ricetta è
ispirata alla democrazia quale utopia migliorabile, perfettibile, forse
inapplicabile nella concretezza politica.
Olive nere
denocciolate
Passata di
pomodoro
Acqua
Aglio
Burro,
eventualmente sostituibile con il burro d’oliva del Consorzio Sabina DOP
Riso
Sale iodato
Mozzarella
Pangrattato
Uova,
facoltative
Quartirolo
lombardo
Lessare il riso
in abbondante acqua salata, scolarlo bene. Nel frattempo, preparare un sugo
morbido ma non liquido con passata di pomodoro, acqua, aglio, olive nere
denocciolate ben sciacquate e tagliate a rondelle. Condire il riso con il sugo
e il burro, lasciar intiepidire così da poterlo lavorare con le mani. Creare delle
palline o altre forme con il riso, mettendo all’interno un pezzetto di
mozzarella e una scaglietta di quartirolo, compattare, passare direttamente nel
pangrattato oppure prima nell’uovo e poi nel pangrattato. Friggere in
abbondante olio per frittura così che possano galleggiare oppure, per una
cottura più salutista, porre in una teglia oliata o imburrata o foderata con
carta forno, aggiungere un fiocchetto di burro e infornare in forno caldo a
circa 180°C per il tempo necessario alla cottura.
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