Marmellata di
nespole
Gli urbanisti
sono degli stranissimi personaggi cui spesso la politica, nel suo capriccioso
alternarsi, non danno ascolto. Talvolta sanno, con visione e capacità, ricreare
il piacere di vivere borghi, città, metropoli, altre sono assolutamente deleteri
per la vita quotidiana di milioni di persone. Quando i progettisti di luoghi collettivi
sanno comprendere, un po’ come ottimi statisti, le necessità concrete, effettive
della popolazione e dei luoghi, quando sanno dialogare coi geni loci, allora
riescono a creare qualcosa di meraviglioso. Barcellona, con le sue tante
contraddizioni, ha avuto la fortuna e/o saputo individuare qualcuno che sapesse
capire, vedere oltre, immaginare luoghi e possibilità di una città allo sbando,
caotica, pericolosa, inquinata e rumorosa trasformandola in relativamente pochi
anni da una casbah ad una civilissima città che sembra essere situata in Svizzera
più che nella caliente Spagna, come ben descritto nell’interessantissimo
articolo pubblicato su IlPost.it .
Questa ricetta è
ispirata al marmoreo Ponte di Calatrava a Venezia e a Salvador Rueda.
Nespole
freschissime
Zucchero
[Utilizzato:
1860 gr di polpa di nespole e 760 gr di zucchero semolato, circa 408,6 grammi di zucchero per 1 chilo di polpa di nespole]
Sciacquare le
nespole in acqua, scolarle, sbucciarle, denocciolarle e tagliare a pezzetti la
polpa. Mettere in pentola la polpa insieme allo zucchero, girare, cuocere a
fuoco lentissimo per il tempo necessario, abbastanza, levando la schiuma naturale
con la schiumarola, quindi porre in barattoli sterilizzati, chiudere far
bollire i barattoli per circa 30’.
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