domenica 8 settembre 2019

Insalata di riso con cetrioli


Insalata di riso con cetrioli

L’8 settembre del 2019 si celebrerà il settantaseiesimo anniversario dell’Armistizio di Cassibile, località a pochi chilometri da Siracusa dove venne siglato l’accordo con gli Alleati, che scatenò una sanguinosissima guerra civile in Italia e si risolse, quasi tre anni dopo, con la vittoria degli Alleati e della democrazia contro la dittatura nonché della Repubblica contro la monarchia. Sebbene i moderni politicanti italiani potrebbero indurre anche il più convinto bixiano e garibaldino a riconsiderare le proprie opinioni sugli effetti nefasti di quei sistemi retti da re e regine, il cosiddetto Proclama Badoglio inflisse un colpo durissimo proprio alla democrazia repubblicana che stava per nascere e alle faticosissime conquiste libertarie risorgimentali. La famiglia Savoia, tanto deleteria per l’Italia, dichiarò di fatto il fallimento proprio e della dittatura fascista mentre il territorio italiano era presidiato dagli alleati di Mussolini, i nazisti hitleriani, che non avevano intenzione alcuna di retrocedere. Da quel giorno fino alla conclusione definitiva della Seconda Guerra mondiale in Italia si scatenò l’inferno. I bombardamenti si moltiplicarono, molte città, tra cui alcune di indubbio valore storico e culturale, vennero rase al suolo, gli antifascisti perseguitati con maggiore acrimonia, Roma città aperta fu occupata e i coraggiosi tentativi di opposizione repressi nella ferocia più disumana. Tutta la provincia della Capitale fu dichiarata ‘zona di operazioni’ dai comandi nazisti, gli italiani, anche i più semplici e fondamentalmente ignari delle questioni politiche venivano presi in gruppi di dieci per ogni tedesco ucciso e trucidati barbaramente. Tutto il territorio italiano porta ancora il segno delle indelebili ferite inferte alla popolazione dalla furia nazifascista e maggiore è lo sgomento quanto maggiore è la distanza dai centri del potere. Semplici fossi o appezzamenti rupestri in cui le persone venivano rastrellate come fossero state fili d’erba in un campo e massacrate o deportate e portate via a lavorare nei campi da cui non si tornava indietro mai, neanche quando, per qualche straordinaria casualità del destino se ne usciva vivi e, tutto sommato, integri. Da quel momento la Resistenza crebbe, ebbe qualche possibilità di agire anche, in qualche astratta misura, non troppo al di fuori della legge ma sempre clandestinamente. Talvolta gli aiuti arrivavano tramite i campanili, le chiese. Il Vaticano mantenne un atteggiamento sempre ambiguo, per potersi senza troppo timore riaccomodarsi sui carri di vincitori e vinti, subdolamente trovò il modo di far rientrare dalle mura ormai squarciate ciò che era stato buttato fuori da Porta Pia: il potere temporale della Chiesa negli affari italiani. A guerra vinta, dunque, ebbe la possibilità di mantenere gli sciagurati Patti lateranensi e di marchiare a fuoco vivo la già mutilata democrazia italiana. Dopo l’8 settembre niente sarebbe stato più come prima. Gli alti prelati compresero subito le potenzialità dell’Armistizio di Cassibile e utilizzarono tutte le loro armi non soltanto diplomatiche, le tantissime frecce nella loro immaginaria faretra, per riprendere, nella sfera del possibile, ciò che era stato tolto alla Chiesa durante il Risorgimento imprimendo una direzione ben precisa a tutto quello che sarebbe stato la politica dello Stato italiano negli anni a venire. Le forze repubblicane e democratiche provarono a reagire ma i nemici nazifascisti erano troppo infidi per poter sottilizzare troppo sull’origine degli aiuti alla causa della Liberazione. La Chiesa ancor oggi bussa a cassa, tira i fili, chiede conto di quegli ausili che salvarono l’Italia, l’Europa e il mondo intero dalla più atroce dittatura europea di cui si abbia memoria non soltanto sui libri di storia. Uno tra i modi più palesi è la periodica riproposizione della teoria del complotto giudaico massonico, peccato che tutte le frange cosiddette deviate della Massoneria abbiano sempre ricevuto (moltissimi) denari dagli organismi afferenti al Vaticano ma tanto gli italiani sono un popolo smemorato, disattento. Oggi, con i politicanti che si fanno eleggere sbandierando crocefissi e baciando rosari, sarebbe il caso di ricordare che il fascismo e le ingerenze mafiose e clericali nello Stato italiano sono probabilmente e presumibilmente causate dal ‘complotto clerico-(s)fascista’ e non da chi ha consistentemente contribuito all’unificazione italiana durante il Risorgimento e non soltanto, tra l’altro pagando l’ignobile prezzo anche della deportazione nei campi di tortura nazifascisti.
Questa ricetta è ispirata alla pace.

Cetrioli
Riso parboiled
Formaggio fresco tipo Philadelphia
Olio extravergine di oliva
Sale iodato
Pepe
Menta fresca
Acqua

Lessare il riso, scolarlo, freddarlo sotto l’acqua, condirlo con sale, olio, formaggio, pochissimo pepe, cetrioli lavati, sbucciati e tagliati a pezzettini, girare bene e far insaporire.

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