Pizza con patate
e topinambur
L’artigianato è
una risorsa meravigliosa per la cosiddetta economia sostenibile. Molti mestieri,
molto difficili ed altamente specializzati, però, stanno scomparendo in Europa e
stanno trovando una via di espressione in Paesi orientali, quali il Giappone.
Questa perdita di conoscenza, di saperi, di abilità costituisce per l’Europa e il
cosiddetto Occidente un problema che si potrebbe risolvere, o almeno tentare di
risolvere, con la creazione di disciplinari simili a quelli utilizzati per i
prodotti alimentari (i DOP e i DOC), a tutela e garanzia dell’alta qualità di
prodotti e lavorazioni, e soprattutto incoraggiando con favorevoli condizioni
fiscali, promozione tramite la fittissima rete delle sedi consolari etc. la
creazione artigianale europea.
Questa ricetta è
ispirata alle politiche del saper fare.
Farina di grano
duro Senatore Cappelli
Farina tipo 2
Ecor
Olio extravergine
di oliva
Lievito di birra
Acqua
Mozzarella
Sale iodato
Topinambur
Patate
Mescolare le
farine con un rapporto di circa 1 parte di grano duro e 2.5 di tipo 2,
aggiungere acqua e lievito di birra, impastare bene, ripiegare l’impasto più e
più volte, far lievitare ancora, per un totale di circa una trentina di ore,
stendere la sfoglia molto sottile, disporla in una teglia oliata o con carta
forno, condire con le patate e i topinambur sbucciati e tagliati a fettine
sotilissime, sale, olio, mozzarella. Infornare in forno ben caldo a circa 220°C
per il tempo necessario alla cottura.
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