Pizza con
topinambur e lonzino
Se a nessun
turista verrebbe probabilmente in mente di scalare San Pietro, il Taj Mahal o la
Kaaba della Mecca, molti sono stati attirati per decenni dalla possibilità di
arrampicarsi su un sito sacro degli aborigeni australiani, una montagna in cui
sono presenti pitture rupestri e altri simboli sacri ad alcune tibù autoctone
della grande isola. Sebbene essi siano riusciti ad ottenere il divieto formale
alla scalata, è stato veramente penoso osservare centinaia e centinaia di
persone in fila per profanare, di fatto, una ‘cattedrale naturale’, imponendo con
la stessa arroganza dei conquistadores spagnoli la loro presenza. Nessuno
spirito laico o critica della religione, bensì dispregio per le opinioni e le
credenze degli altri è ciò che è trapelato dalle ridicole immagini.
Questa ricetta è
ispirata al lungo processo di comprensione di sé stessi e degli altri che
moltissimi credenti dovrebbero compiere.
Farina di grano
duro Senatore Cappelli
Farina tipo 2
Ecor
Olio
extravergine di oliva
Lievito di birra
Acqua
Mozzarella
Topinambur
Sale iodato
Lonzino
Mescolare le
farine con un rapporto di circa 1 parte di grano duro e 2.5 di tipo 2, aggiungere
acqua e lievito di birra, impastare bene, ripiegare l’impasto più e più volte,
far lievitare ancora, per un totale di circa una trentina di ore, stendere la sfoglia
molto sottile, disporla in una teglia oliata o con carta forno, condire con
topinambur lavati e affettati sottilmente, lonzino spezzettato con le forbici, un
pizzico di sale, olio, mozzarella. Infornare in forno ben caldo a circa 220°C
per il tempo necessario alla cottura.
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