Sugo con
rosmarino, da conserva
Il post-COVID-19
è un’incognita per il mondo intero. Riusciremo davvero a ricostruire i pilastri
delle società? Forse bisognerebbe capire quali sono i fondamenti delle società moderne.
Il recente abbattimento di statue in giro per il globo è un segnale forte,
potente, seppur contraddittorio. Per la prima volta nella storia sono stati abbattuti
fisicamente simboli oppressivi, o percepiti come tali, senza tagliare
fisicamente delle teste, appendere dittatori sulla pubblica piazza, in relativa
pace, sebbene con modalità non troppo democratiche. I totem considerati vetusti
e oppressivi sono stati scardinati dai loro piedistalli, infrangendo tabù e
imponendo, per ovvia conseguenza, un ripensamento delle ideologie, dei simboli
in cui le società vogliono rispecchiarsi. L’uomo aggressivo e oppressivo non fa
più paura, è uno spauracchio, un totem frantumato e soprattutto non è più un
modello, un esempio da seguire, un caposaldo delle teorie e delle pratiche su
cui si sviluppano e progrediscono i rapporti sociali. Bene. Quali sono allora
questi simboli? Libertà, emancipazione, femminismo? È bene capirlo e affermarlo
prima che l’ondata rivoluzionaria imploda e i tanto odiosi simboli si
ripresentino con la violenza dell’affermazione del vuoto nel nome del passato e
della tradizione.
Questa ricetta è
ispirata all’importanza dei simboli totemici.
Rosmarino
Cipolla
Aglio fresco
Pomodori misti,
principe borghese, costoluto, tondo liscio, cuore di bue in proporzione
variabile e ben equilibrata
Sale
Olio
extravergine di oliva
Un pizzico di
zucchero (circa un decimo di cucchiaino per una pentola di pomodori)
Lavare i
pomodori, tagliarli, metterli in pentola con aglio, olio, rosmarino, sale e un
filo d'olio. Far cuocere coperti a fuoco non troppo alto, fare rapprendere,
passare col passaverdure a mano, fare bollire, aggiustare di sale se
necessario, dunque mettere nei barattoli ben lavati, chiudere e far bollire in
una pentola piena d'acqua coi canavacci, coperta, per almeno 35'.
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