Spadellata filante
di fagiolini, patate, speck e scamorza affumicata
L’architettura
del paesaggio, landscape architecture, è una branca dell’architettura che abbraccia
in modo consistente la botanica, l’agronomia, la sociologia e l’ingegneria
digitale. Con la pandemia COVID-19 molti prestigiosi architetti paesaggisti,
fino a quel momento impegnati con la riconnessione degli spazi urbani, dei
paesaggi umani, con la stagionalità, la natura, i bioritmi, le persone in un umanesimo
rinnovato, hanno dovuto ripensare e immaginare spazi di condivisione, socialità
e relax. Se infatti fino alla pandemia i grandi spazi architettonici si erano
concentrati sull’aggregazione e sulla socialità, ora la socialità deve essere
ripensata, immaginata nuovamente, con un rapporto molto più diretto con la
natura e spazi di aggregazione più dilatati, che consentano, cioè, lo stare
insieme nel rispetto del distanziamento sociale. Una socialità distanziata che
crea spazi di aggregazione dilatati, espansi.
Questa ricetta è
ispirata all’architettura paesaggistica pandemica.
Fagiolini
Patate
Speck
Scamorza
affumicata
Olio extra vergine
di oliva
Sale
Pepe
Salvia
Timo
Mondare e lavare
le verdure, tagliarle a pezzetti. In una padella antiaderente in pietra
Bialetti far rosolare lo speck a dadini o pezzettini, aggiungere le verdure
tagliate e lavate, le erbe aromatiche, sale, olio se necessario, pepe se piace,
coprire col coperchio e far cuocere a fuoco medio girando di frequente. A cottura
ultimata aggiungere la scamorza tagliata a dadini così da far diventare la
spadellata filante. Servire subito, eventualmente su bruschettone di pane
casareccio.
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