martedì 12 aprile 2016

Ravioli con ricotta e canestrato al profumo di zagara



Questa ricetta è ispirata alla ricotta morbida tipica dei Monti Iblei, che abbracciano e proteggono la splendida città di Siracusa, e contiene in sé l'aroma dolcissimo dell'acqua d'arancia, quella che si utilizza per la pastiera napoletana e che inevitabilmente fa pensare alle enormi distese di aranceti che arricchiscono il Mezzogiorno inondando lo spazio olfattivo di dolcissime note amarognole. Il pecorino canestrato fresco dell'Abruzzo dà corposità al composto, creando il giusto mix tra dolce e salato, perfetto per una proposta sfiziosa o per un pranzo importante quale elemento per stupire gli ospiti.


Uova
Farina sabina
Ricotta dei Monti Iblei oppure, Santa Lucia Galbani
Acqua di fiori d'arancio per pastiera



Impastare uova e farina, tirare la sfoglia a mano oppure con la macchinetta al penultimo buco. Tritare nel robot da cucina la ricotta, il formaggio e qualche goccia di acqua di fiori d'arancio. L'ideale sarebbe utilizzare la ricotta dei Monti Iblei, che però non è facilissima da reperire al di fuori della provincia di Siracusa, per cui ci si può adattare con la ricotta Santa Lucia, tritandola nel robot per togliere consistenza. La ricotta dei Monti Iblei è affatto diversa da quella del Centro Italia, tipicamente soffice, è dunque morbida ma non molle. Riempire la sfoglia, chiuderla e sigillarla con la rotellina o con la forchetta. Lessare in abbondante acqua salata e servire con olio e parmigiano reggiano della Latteria sociale di Beduzzo Inferiore oppure friggere e servire con filetti di agrumi canditi, scagliette di cioccolato di Modica e zucchero a velo.

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