Questa
ricetta, nella ricorrenza della Liberazione, è ispirata ai fagioli-western, il sottogenere degli
spaghetti-western 'inventato' da Bud Spencer e Terence Hill con la
caratteristica di essere un genere cinematografico in cui alla
serietà tenebrosa e solitaria dei film western, dove ogni parola è
il preludio di una sparatoria e comunque deve essere presa molto sul
serio se non si vuole finire fuori dalle porte del saloon a lanciarsi
pistolettate sotto il sole di mezzogiorno, viene sostituita la
ridanciana, grottesca e furbesca forza delle mani. La bellezza
intramontabile dei fagioli-western è la satira su un periodo in cui
tutto era troppo serio mediante la riattualizzazione delle risse da
paese, magistralmente raccontate da Guareschi, con la sagacità
espressiva della farsa. Le improbabili botte dei due ancor più
improbabili personaggi di un serissimo western sono un modo, tra
tanti, per dire 'una risata vi seppellirà'. I fagioli-western sono
anarchici, satireschi, farseschi eppure genuinamente comici, di
quella comicità da cartone animato Warner Bros, Tom e Jerry o Willy
il Coyote e Bip Bip, assurda eppure divertente a suo modo. La zuppa
di borlotti e peperoni è ispirata a quelle immagini, è uno di quei
piatti che avrebbe potuto essere sulla tavola di solidi legni
sconnessi oggetto delle risse per burla di Bud Spencer e Terence
Hill.
Fagioli
borlotti
Cipolla
Olio
extravergine di oliva
Peperone
Peperoncino
Sale
Ginepro
Birra
Acqua
Dopo aver
fatto rinvenire i fagioli in acqua per qualche ora, mettere in una
pentola un pezzo di peperone mondato e tagliato a listerelline
piccole, una cipolla tagliata finissimamente, olio, bacche di
ginepro, salare e far scaldare a fuoco medio-basso, aggiungere dunque
birra, acqua e fagioli. Far bollire e abbassare la fiamma, far
cuocere.
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