Negli
anni bisestili pare che i semi delle fave all'interno del baccello
crescano 'al contrario'. La scienza ha effettivamente constatato che
vi sono anni in cui questo fenomeno accade ma non lo hanno collegato
all'anno bisestile, cose che ovviamente sarebbe poco riconducibile ad
spiegazioni razionali e non basate su dicerie popolari e tradizioni
agresti.
Che
sia una leggenda o una questione climatica, fatto sta che quest'anno
le fave sono effettivamente cresciute 'al contrario', con
l'attaccatura del seme al baccello rivolta verso la punta e non,
com'è normale e ovvio che sia, verso l'attaccatura del baccello al
fusto della pianta.
Questa
ricetta è ispirata a questo curioso accadimento naturale e si
compone di una armoniosa compresenza di sapori freschi, delicati e
forti.
Farina
sabina
Liquore
Arancino di Papà Pietro
Scorza
di limone
Prosciutto
crudo
Lievito
di birra
Acqua
tiepida
Latte
intero
Pecorino
romano
Fave
fresche
Mentuccia
Olio
extra vergine di oliva Sabina D.O.P. o di sasso dei Monti Lucretili
Ridurre
in pezzettini il prosciutto, croccarlo in una padella con un filo
d'olio. Impastare la farina con il lievito sciolto in acqua tiepida,
l'arancello, il prosciutto, fiocchi di scorza di limone grattugiata,
un goccio di latte intero. Porre in un recipiente, coprire con la
pellicola e una coperta, mettere a lievitare. Creare dei cerchietti
di circa 10cm di diametro e 2cm di spessore, farcirli con un
tocchetto di Pecorino romano, un seme di fava sgusciata e sbucciata,
una fogliolina di mentuccia fresca, chiudere i saccottini e guarnirli
in superficie con fiocchi di limone, olio e mentuccia. Infornare in
forno già caldo a 200°C-220°C per una ventina di minuti.
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