Il 9 maggio
1950 il Ministro degli Esteri francese Robert Schumann pronunciò
nella Sala dell'Orologio del Quai d'Orsay un discorso storico che
avrebbe dato il 'la' per la creazione di quella che oggi è l'Unione
Europea. Chiese infatti agli storici nemici, i tedeschi, di unire le
forze insieme ad altre nazioni, tra cui l'Italia, per costruire
insieme la pace. Oggi è normale per noi pensare ad un'Europa senza
frontiere, è normale agire e vivere quello che fino a qualche
decennio fa era un sogno, un'utopia, qualcosa di non soltanto
irrealizzabile ma anche impensabile. Eppure tanto impensabile non
doveva essere se un manipolo di visionari riuscì ad immaginare
un'Europa unita mentre i regimi totalitari devastavano quello stesso
territorio che loro speravano libero. Ursula Hirschmann, Altiero
Spinelli, Eugenio Colorni, gli ideatori del Manifesto di Ventotene
erano riusciti a capire che le dittature sarebbero finite e con esse
le ideologie che tentano di massacrare la gioia di vivere eppure la
vita, la libertà vincono sempre, anche nella città delle battaglie
perdute.
Per ricordare
questo storico momento una bella zuppa di cipolle che prende spunto
dalla soup à l'oignons francese, da quella tedesca e dalle zuppe
nostrane, in cui i sapori del Mediterraneo dialogano con gli aromi
dell'Oceano e del Mare del Nord in un insieme armonico e delicato,
nonostante la pesantezza tipica dell'ingrediente di base, che
peraltro fa versare non poche lacrime a chi si accinge a prepararlo,
adatto anche ai vegetariani.
Cipolle
bianche da forno
Cipolle
bianche
Cipolle
Dorate
Timo fresco
in abbondanza
Olio
extravergine di oliva
Burro
Vino bianco
Birra chiara
Pochissimo
alloro
Sale grigio
di Bretagna
Carruba
Bacche di
ginepro
Acqua
Farina sabina
Lievito di
birra
Groviera
grattugiata
Pepe nero a
piacimento
Semi di
senape bianca
Impastare
farina, lievito di birra sciolto in acqua, olio, timo fresco, un
goccio di birra e mettere a lievitare per alcune ore. Mondare e
affettare le cipolle sottilissime, mischiando vari tipi, metterle in
una pentola antiaderente con burro, olio, timo, pochissimo alloro,
bacche di ginepro, sale di Bretagna, una grattugiatina di carruba, un
goccino d'acqua. Aggiungere poi vino, un goccetto di birra, una
manciatina di semi di senape bianca interi, coprire e far cuocere a
fuoco bassissimo, se serve aggiungere acqua con un goccio di birra e
di vino bianco, all'ultimo spolverare eventualmente con del pepe in
grani.
Poco prima
della fine della cottura mettere in forno le focaccine farcite con
qualche cubetto di Leerdammer, rametti di timo fresco e olio
extravergine di oliva. Grattugiare
il Leerdammer olandese alla julienne, eventualmente tostare crostini
di pane e portare in tavola.
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