domenica 22 maggio 2016

Pizza di gnocchi con salsiccia, patate e rosmarino


Una delle basi della cucina italiana è quella che dovrebbe essere uno tra i principi fondamentali dell'economia e dell'ecologia: non sprecare. Da molti anni si parla di economia sostenibile, sviluppo sostenibile, ma cosa vuol dire e perché economia ed ecologia siano così profondamente interconnesse è difficile da spiegare. Il Primo Ministro del Canada, Justin Trudeau, ha affermato che l'ecologia e le energie rinnovabili devono essere al centro della politica di sviluppo economico del Paese nordamericano per essere alla guida e non fanalino di coda del cambiamento in atto. Questa è una posizione molto avanguardistica eppure vi è un'altra forma di collegamento tra ecologia ed economia che si può osservare proprio nella variegatissima produzione italiana di generi alimentari. Il BelPaese è sempre tra i primi posti per l'esportazione di cibi e per ricchezza della biodiversità, un vino o un formaggio che provengono dall'Italia sono spesso molto buoni e molto costosi al di fuori dai confini nazionali. Puntare sul rafforzamento della biodiversità e sullo sviluppo sostenibile, che possa dunque associare alla produzione di livello internazionale il rispetto per uno tra i beni più preziosi che abbiamo, il paesaggio, per i ritmi della natura e per la incredibile varietà di prodotti agroalimentari italiani. Nell'anno del legume secco basterebbe pensare alla quantità di tipi di legumi che vi sono in Italia, un'enormità in confronto a qualunque altro Paese, per non parlare di tutti gli altri prodotti che, con la loro specificità anche territoriale, garantiscono maggiori controlli sulla filiera produttiva. Qualcosa che a livello commerciale ha un enorme valore in quanto ha a che fare con la fiducia e la sicurezza alimentare e dunque con la scelta durante l'acquisto. È dunque evidente che turismo, ecologia ed economia vanno a braccetto, soprattutto in Italia, nazione che, seppur piccolissimo da un punto di vista di estensione territoriale, si pone sempre ai primi posti nell'economia mondiale anche con l'agroalimentare. Chiunque abbia dimestichezza con i fornelli sa che in cucina gli ingredienti si possono ricombinare, rielaborare fino a creare nuove ricette originali e gustosissime come nel caso della pizza di gnocchi, una tradizione del Centro Italia e sicuramente della provincia di Roma.


Patate del Fucino
Farina sabina
Salsicce di Norcia
Rosmarino fresco
Olio extravergine di oliva Sabina D.O.P. oppure di sasso dei Monti Lucretili
Sale, pochissimo
Pepe



Dalla pasta per gli gnocchi, preparata impastando le patate lessate intere, sbucciate velocissimamente appena scolate, sfrante nello schiacciapatate e impastate caldissime e velocemente in pochissima farina con un'abilità che si apprende negli anni, mettere da parte un panetto, stenderlo con uno spessore di circa 1cm, pigiarlo con le dita così da formare delle fossette, sbriciolare la salsiccia, aggiungere una patata cruda tagliata julienne rustica, e qualche rametto di rosmarino, un filo d'olio e un pizzico di sale, poco perché le salsicce sono già ben saporite, una spolveratina lievissima di pepe, mettere in teglia oliata o su carta forno comunque oliata per far fare la crosticina, infornare in forno già caldo a 200°C-220°C per una ventina di minuti circa, fino a cottura.  

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