Le fave
fresche sono più che un legume da gustare, un ricordo d'infanzia che
si ricrea e si rigenera tutte le volte che i bianchi fiorellini si
trasformano in verdi baccelli dal contenuto freschissimo e saporito.
C'è chi non resiste a gustarle col Pecorino romanesco e chi le
cuoce, unendole a carciofi o ad altri ortaggi di stagione. La zuppa
di fave è una tradizione del Centro Italia e ha una enorme quantità
di varianti. Spesso viene preparata con le fave secche ma il sapore è
decisamente diverso da quello ottenuto con la delicatezza di quelle
appena raccolte.
Menta fresca
Mentuccia
fresca
Timo fresco
Aglio
Cipollina
ramata
Olio
extravergine di oliva
Acqua
Sale
Vino bianco
Bacche di
Ginepro
Cannella
siciliana, un pezzettino piccolo
Sgusciare le
fave, sbollentarle in acqua bollente, sbucciarle. Preparare un
soffritto leggero con aglio tagliato a fettine sottilissime, menta,
mentuccia, timo, bacche di ginepro, un pezzettino piccolo di cannella
siciliana e cipollina ramata tritata finemente in acqua e olio.
Aggiungere dunque le fave sbucciate, salare e sfumare con vino
bianco, aggiungere poi acqua, far cuocere a fuoco vivace, indi
passare col passaverdure o tritare, far addensare e servire con
crostini di pane caldo o di panini appena sfornati e scagliette di
Parmigiano Reggiano della Latteria Sociale di Beduzzo Inferiore e di
Pecorino romanesco.
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