sabato 25 giugno 2016

Minestrone d'estate con menta fresca


Le Costituzioni degli Stati sono una conquista relativamente recente del diritto e si caratterizzano per veri e propri equilibrismi del pensiero e del logos. Semplici parole che si uniscono a formare regole semplicissime per esplicitare concetti che spesso dovrebbero essere ovvie regole della convivenza civile. A volte esprimono idee di libertà che travalicano confini ideali e aprono nuove forme di interazione nello spazio civico, nuovi modi dell'essere liberi. Gli articoli di talune Costituzioni sono delle vere e proprie chicche, troppo spesso somigliano a luoghi inesplorati del libero pensiero che forse dovrebbero essere meglio compresi e conosciuti. La Costituzione in quanto tale presuppone una coscienza condivisa della creazione collettiva di quello che attualmente chiamiamo 'Stato', o di quello che si considera essere una 'Organizzazione internazionale' o ' sovranazionale'.
Il concetto di 'Stato' potrebbe, all'apparenza, sembrare ovvio e invece è qualcosa di storicamente rivoluzionario. La stesura di quasi tutte le costituzioni ha richiesto una qualche rivoluzione culturale e storica, a volte relativamente pacifica, come nei casi della Magna Charta e della cosiddetta 'Costituzione europea', altre cruenta, come per la Francia, l'Italia e, parzialmente, la Germania.
Nel corso dei decenni, a parte qualche sparuto esempio che include la Gran Bretagna e la Repubblica di San Marino, le Costituzioni sono state modificate così da ottenere un buon equilibrio tra la libertà individuale e collettiva e la difesa strutturale delle medesime libertà.
La Costituzione della Repubblica di Weimar, che insieme a quella della mazziniana Repubblica Romana rappresenta un fulgido esempio di libero pensiero, non prevedeva alcuna forma di difesa della democrazia e della Costituzione stessa, come a dire che era una meravigliosa casa di finissimo cristallo leggiadramente appoggiata su splendide ninfee. Pian piano le Costituzioni hanno cominciato, per proseguire nella metafora edile, a costruire solide fondamenta, a creare muri antisismici e ad utilizzare materiali quali il cemento armato, i mattoni e le pietre. Hanno iniziato a progettare scarichi, tubature, impianti e a strutturare l'edificio in modo solido e resistente. In taluni casi in materiali talmente resistenti da poter sopportare anche le cannonate, ma questa è, come per gli edifici, piuttosto raro.
Le Costituzioni si basano sul principio dello Stato, che esclude aprioristicamente il concetto del territorio governato unicamente da una persona illuminata e designata dalla divinità, presuppone dunque un sistema di leggi atte a regolamentare la vita pubblica così da formare una 'difesa' per i cittadini contro angherie e soprusi. Presuppone dunque il concetto di cittadinanza, in cui le persone sono parte integrante dello Stato in quanto esseri senzienti e non in quanto elementi decorativi o dettagli privi di importanza. Nelle Costituzioni democratiche, la stragrande maggioranza di quelle esistenti, i cittadini sono il popolo, il quale esercita la sovranità nei modi e nelle forme previste dalla legge. Per quanto concerne le monarchie costituzionali il significato di tale affermazione è molto evidente e presuppone che il re, l'imperatore o il regnante rinunci ad una parte della propria sovranità, quindi del potere assoluto su qualunque cosa abbia a che fare con lo Stato, per consentire una effettiva rappresentanza dello Stato stesso e una reale libertà all'interno della nazione. A pensarci bene sarebbe evidente anche per quanto concerne i cittadini. Le persone decidono di vivere insieme, di rispettarsi reciprocamente e di non affrontare individualmente talune problematiche bensì di unirsi per far fronte collettivamente a talune esigenze, quali ad esempio la politica estera e la costruzione di scuole. Quindi, in astratto, ognuno rinuncia ad una piccola parte della propria sovranità su sé stesso, della propria libertà individuale, per stare insieme agli altri e ottenere maggiore libertà.
Il medesimo concetto è applicato alla creazione di organismi sovranazionali, che travalicano cioè, i confini nazionali per garantire la libertà individuale e collettiva di più cittadini di Stati differenti.
In economia è un'idea abbastanza semplice e utilizzata da moltissimi secoli, per quanto concerne il diritto l'applicazione pratica di una idea tanto semplice è molto più recente e parte dai primi tentativi di costituire una Società delle Nazioni, che ovviamente avrebbe giovato in primis all'economia.
Quando fu inventato il battello a vapore, molto più veloce di una diligenza a cavalli o di un carretto tirato da buoi, la pratica di dazi e balzelli rese la navigazione di gran lunga più lenta del trasporto via terra. Era più veloce trasportare una gerla di fieno a piedi o su un mulo piuttosto che spedirla per nave. Pian piano i dazi, le gabelle e le frontiere hanno cominciato ad aprirsi e per fare ciò fu indispensabile riconoscere ai cittadini la dignità della cittadinanza e ognuno perse un pochino della propria sovranità per ottenerne una più ampia, forte e solida.
Questa ricetta si ispira allo Stato del Virgina, costituitosi in modo indipendente il 25 giugno del 1788 e alle idee di libertà che ha ispirato e che hanno portato alla stesura delle moderne costituzioni 'occidentali', a quell'equilibrio semplicissimo di sapori e profumi che trae forza da ogni ingrediente nella creazione di un unico piatto delicato perfetto per rinfrescare i bollenti spiriti estivi.


Foglie di cipollina fresca
Carote
Menta fresca
Zucchine freschissime
Fiori di zucchina freschissimi
Acqua
Semi di finocchiella selvatica siciliana
Sale grigio di Bretagna
Curry mild



Pulire e lavare le verdure. Tagliare le foglie di cipollina finemente in anellini di circa 0,3cm, tagliare le zucchine e le carote a dadini e i fiori di zucchina a metà e a listerelle sottili. Porle in una pentola insieme ai semi di finocchiella, riempire con l'acqua per circa tre volte il volume delle verdure, aggiungere un pizzico di curry, la menta fresca e salare con il sale grigio di Bretagna grosso. Portare ad ebollizione e dunque far sobbollire fino a cottura senza coperchio, così che le verdure risultino cotte e sode, non sfatte. Far freddare e servire con crostini di pane oppure semplicemente con un filo d'olio a crudo o in ciotoline.  

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