venerdì 17 giugno 2016

Rape rosse con fiocchi di limone e olive nere



Il femminismo sembra essere la nuova frontiera della politica con la 'P' maiuscola, di quel governo della polis che fa immaginare nuove forme possibili di libertà e rispetto. Justin Trudeau, il Primo Ministro del Canada che ha saputo reinterpretare il concetto di Stato che suo padre aveva plasmato in forma ampiamente democratica, lo ha espresso chiaramente in molte occasioni affermando che essere femministi vuol semplicemente dire essere a favore di una società giusta, egalitaria e fondata sul rispetto dei diritti fondamentali. Il 'piccolo' Trudeau ha dimostrato in pochi mesi di sapersi porre all'attenzione della politica planetaria agendo la libertà e d'altronde governa un Paese tutto sommato abbastanza libero. Più complicato pensare ad un altro leader molto più famoso di lui e altrettanto carismatico che sta infiammando gli animi dei libertari italiani e di molte altre nazioni, Papa Francesco, il pontefice che, con la sua dottrina del 'Nuovo Umanesimo' sta rivoluzionando il Vaticano, 'convertendo il clero cattolico al cattolicesimo', avrebbe forse affermato Don Andrea Gallo, prete da strada e cristiano nel senso più profondo del termine. Eppure Papa Francesco sta ripensando il ruolo delle donne anche all'interno della liturgia. Piccole rivoluzioni, quali quelle delle donne che vincono cause contro datori di lavoro che le vorrebbero in tacchi alti, che però hanno il significato forte del cambiamento. Le società contemporanee libertarie e democratiche pongono un discrimine forte tra diritti fondamentali e mancanza di rispetto di tali elementi basilari per democrazie e società aperte, libere, liberali e libertarie. Questo discrimine, questo 'muro', questo confine passa sul corpo delle donne e attraversa i loro armadi fino a determinarne il 'dress code'. Vedere una donna in tacchi alti e vestiti succinti mentre è al lavoro è considerato sconveniente, eticamente criticabile, socialmente condannabile e lo sarà sempre di più. Il femminismo determinerà probabilmente una nuova ondata di battaglie per i diritti civili e del lavoro, quegli stessi che sono stati inficiati da crisi economica e cattiva gestione del sindacato e del governo della polis.
Questa ricetta, dall'intenso colore tra il fucsia e il rosso violaceo, è ispirata al nuovo femminismo e agli avamposti della legalità.

Rape rosse precotte
Limone
Olive nere sabine secche, condite con semi di finocchio, sale e olio extravergine Sabina D.O.P.
Sale
Timo fresco
Olio extravergine di oliva Sabina D.O.P. o di sasso dei Monti Lucretili



Far scaldare un filo d'olio in una padella antiaderente a coprire il fondo, aggiungere le olive, quindi le rape sciacquate sotto l'acqua corrente e tagliate a cubotti irregolari, salare, aggiungere il timo, indi i fiocchi di scorza di limone, girare su fuoco medio-alto fino a che non cambiano colore. Servire come contorno oppure con un filo di aceto balsamico quale condimento di cous-cous o riso in bianco.  

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