Tante volte
ci si chiede perché guardando il cielo o la linea di un orizzonte si
ha la sensazione forte e precisa dell'infinito e questa sensazione si
intensifica quando c'è qualcosa di finito all'orizzonte, qualche
forma di finitezza. Accade in montagna, quando si guardano le linee
perfette delle Dolomiti, patrimonio materiale UNESCO, oppure quando
si vedono tante nuvole affastellate a danzare nel cielo che sembra
non arrivare mai a toccare l'orizzonte di grandi parchi naturali
quali quelli che si estendono dalla Costa Est alla Costa Ovest del
Canada, oppure quando si osserva lo spazio interstellare con una
strumentazione adatta. La sensazione di infinito si può, però,
avere anche con gli occhi chiusi mentre il respiro ridefinisce i
limiti spaziotemporali del nostro corpo, che richiede una sempre
maggiore attenzione all'alimentazione.
Questa
ricetta è pensata per una merenda sfiziosa senza rinunciare alla
qualità e alla salute.
Cicorietta
Farina Sabina
Lievito di
birra
Olio
extravergine di oliva Sabina D.O.P. o di sasso dei Monti Lucretili
Uva ursina
Sale
Acqua
Cipolla
Latte intero
Lievito madre
Impastare la
farina con il lievito di birra sciolto in acqua, lievito madre in
polvere e latte intero, porre in un recipiente, coprirlo con la carta
pellicola, una coperta e lasciar lievitare a lungo. A parte lavare
bene la cicoria, scolarla normalmente senza porre troppa attenzione
alla scolatura, tagliarla con coltello in pezzi di non più di 4 o 5
cm di lunghezza. Fare un soffritto leggero in acqua e olio con il
trito di cipolla, poca, e l'uva ursina, aggiungere dunque la
cicorietta tagliata e scolata ma non troppo, salare, abbassare la
fiamma e coprire. Scolare eventualmente il liquido in eccesso, fare
dischetti di pasta di circa 8cm di diametro e 2cm di spessore,
farcirli con la cicoria, richiudere e infornare in forno già caldo a
180°C o 200°C per circa una ventina di minuti.
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