martedì 14 giugno 2016

Pignettelle dolci alle rose


Il proverbio recita che 'non c'è rosa senza spine' e, come tutti i proverbi, ha un fondo di intrinseca verità che esula dall'ovvietà botanica. Difficile, anche se non impossibile, trovare una pianta di rose che non cresca su un ramo dotato di spine per proteggere la profumata delicatezza del fiore che più si associa, nel linguaggio di fioristi e botanici, ai sentimenti di amore e amicizia, ma anche invidia e gelosia. Le rose, in base al loro colore, possono comunicare una gran varietà di passioni umane, di quelle persone che non esistono nella forma della perfezione assoluta, ma sono, appunto, animate da passioni a volte contrastanti, a volte semplici, limpide, altre complicate, torbide.
Questa ricetta è semplice come i gesti necessari a far fiorire una pianta, nonostante i piccoli sacrifici che potrebbe comportare.


Acqua
Farina sabina
Lievito di birra
Vino bianco
Grigliata alle rose Azienda Cerqueto
Zucchero Zefiro



Impastare la farina con la grigliata alle rose, il vino e il lievito sciolto in acqua tiepida. Porre in un recipiente, coprire con la pellicola e con una coperta e far lievitare. Creare piccole pagnotelle a forma di pigna, porle nella carta forno e dunque in teglia, zuccherare la superficie.

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