Le festività
religiose sono sempre o quasi un modo per esplicitare a livello
formalmente riconoscibile alcuni momenti importanti della vita
sociale. Il sacro, ciò che è differente dalla quotidianità, è non
soltanto una dimensione spirituale ma anche una forma per consolidare
la coesione all'interno di un gruppo, scandita da rituali che sono
interpretabili spesso come un modo per delimitare chiaramente ciò
che è il tran-tran quotidiano e ciò che riguarda la collettività
in cui si agisce, si vive. La realtà in fondo è anche un po' la
rappresentazione del reale. In taluni Paesi, specialmente del
Mediterraneo, la sacralità è parte della quotidianità e i rituali
sono spessissimo qualcosa che ha a che fare con il cibo. Comprendere
il modo in cui viene preparato un piatto può fornire innumerevoli
informazioni sulla cultura e sul modo di vivere di un Paese e di
piccolissimi centri abitati. In Italia è particolarmente evidente,
basta addentrarsi un po' negli innumerevoli modi in cui viene
preparata la pasta fatta in casa per avere una vaghissima idea. Se
poi si va ad esplorare l'enorme biodiversità alimentare c'è da
scoprire infiniti universi di senso e di sensi. L'enorme varietà di
sapori e saperi unita alla sacralità della convivialità
mediterranea hanno fatto sì che la Dieta Mediterranea venisse
riconosciuta quale Patrimonio Immateriale UNESCO.
Questa
ricetta propone una sinergia tra suggestioni orientali e sapori
mediterranei, per riscoprire preparati tradizionali italiani a base
di cereali di filiera italiana.
Orzo mondo
biologico Ecor filiera italiana
Scalogno
Acqua
Vino rosso
della Cantina Sociale Chianti di Colle Val D'Elsa
Sale
Curry mild
Cipolla
bianca
Zucchine
romanesche
Olio
extravergine di oliva Sabina D.O.P. o di sasso dei Monti Lucretili
Origano
siracusano dai Monti Iblei
Far rinvenire
l'orzo per circa 6 ore, dunque fare un soffritto leggero in acqua e
olio con un trito di scalogno e curry mild in polvere, aggiungere
l'orzo rinvenuto, scolato e sciacquato, salare e girare bene, dunque
sfumare con poco vino rosso, far evaporare l'alcool, aggiungere
acqua, portare a bollore e far cuocere a fuoco piuttosto basso,
coperto. Quando è a buon punto di cottura alzare la fiamma e far
evaporare il liquido. A parte mondare e tagliare a cubotti le
zucchine, preparare un soffritto leggero in acqua e olio di poca
cipolla bianca, versarvi dunque le zucchine, salare, aggiungere
l'origano, girare bene e poi abbassare la fiamma e coprire fino quasi
a cottura ultimata. Quindi alzare la fiamma e farle dorare. Far
raffreddare, senza mettere in frigo e servire, eventualmente in
accompagnamento a formaggi freschi quali il quark o il primosale.
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