lunedì 21 novembre 2016

Frittata con curry

Frittata con curry

Limitare il consumo di derivati dal petrolio è cosa alquanto complicata e complessa. Il primo passo è accorgersi della quantità di prodotti derivati dalla raffinazione del cosiddetto oro nero nella vita quotidiana. Dalla maglietta al rasoio, dal pettine al portasapone, dal materasso al cuscino fino a pressoché qualunque elemento dell’abbigliamento è piuttosto complicato non utilizzare derivati dalla raffinazione del petrolio. Il dilemma diventa ancor più cogente nel momento in cui si decide di seguire uno stile di vita sano, salutare e il più possibile ‘ambientalista’. Ecco che si comincia a girare per supermercati del biologico, a cercare alimenti più sani, a leggere le etichette con maggiore attenzione e consapevolezza, a scegliere lo spazzolino con la testina sostituibile e il rasoio che necessita soltanto della ricarica delle lamette. A prescindere dal fatto che tornare ai vecchi rasoi in cui si sostituiva soltanto la lama e che necessitavano una notevole abilità per radersi senza sembrare appena usciti da un set di un film d’avventura sarebbe difficile, è vero che esistono alternative piuttosto semplici da utilizzare ai derivati dal petrolio. In moltissimi casi le alternative provengono dagli scarti della produzione industriale alimentare, dai ciuffi dell’ananas, che notoriamente vengono gettati e smaltiti in modo non sempre ecologicamente corretto, alla pula di miglio e farro, dagli involucri del cocco ad altri prodotti di scarto, senza contare i filati di plastica riciclata da bottiglie oppure dalla plastica ricavata dalla pulizia degli oceani. L’obiezione all’utilizzo di alternative ai derivati dal petrolio è spesso che se si dovesse cambiare il rischio sarebbe una carestia e un inquinamento da monocolture per la produzione di alternative, in realtà questa affermazione oltre ad essere falsa non tiene in considerazione che è quanto mai urgente una azione intergovernativa, transnazionale, per la riduzione dell’inquinamento ma soprattutto degli sprechi. Ovviamente un consumo più responsabile e consapevole da parte della cittadinanza aiuta notevolmente nella definizione e implementazione di politiche atte a risolvere la ormai urgentissima questione ambientale. Questa ricetta è ispirata alla nonviolenza gandhiana che ha permesso all’India di ottenere l’indipendenza e sconfiggere il potentissimo esercito dell’impero coloniale britannico.

Uova da allevamento non intensivo all’aperto
Sale iodato
Olio extravergine di oliva
Curry biologico


Sbattere le uova, salare e condire con curry. Scaldare l’olio in una padellina, versarvi le uova, cuocere a fuoco medio e girare quando necessario con l’aiuto di un piatto o lanciandola in aria con apposito movimento del polso se si è capaci di farlo senza rovesciare la frittata su fornelli, pavimento o vestiti. 

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