Pizza con mele e
pecorino perino
Al contadino non far sapere quanto è buono il cacio con le
pere, recita un vecchio adagio, che evidentemente è stato preso particolarmente
alla lettera, tanto che oggi è sempre più diffusa la tendenza a portare la
genuinità sui tavolini da salotto e cercare di propinare cibo spazzatura ai
ceti meno abbienti. Molti figli di affermati professionisti hanno riscoperto la
terra e stanno costruendo il loro futuro e il loro presente sporcandosi le
mani, spesso dopo qualche anno si stufano ma per lo meno dovrebbero aver
appreso l’arte di mangiar bene. Ritrovare la genuinità è un importante fattore
di benessere ed è un modo per agire concretamente una nuova e migliore società.
Vi sono moltissimi esempi di differenze che portano sempre, o quasi, alla
riscoperta della genuinità. Questa ricetta, in cui il cacio è già impastato con
le pere, è ispirata alla tendenza di non far sapere a contadini e artigiani
quanto il loro lavoro sia importante.
Acqua
Lievito di birra
Farina sabina
Olio extravergine di oliva
Mele
Pecorino di latte e pere La Bottega del Casaro
Impastare la farina con il lievito sciolto nell’acqua
tiepida, aggiungere acqua se necessario, porre in una insalatiera, coprire con
un coperchio, avvolgere il tutto in una coperta e mettere a lievitare a lungo
in luogo tiepido. Stendere la sfoglia, condire con mele sbucciate e tagliate a
fette sottili con un filo d’olio e petali di pecorino perino, infornare in
forno ben caldo a 200°C o 220°C per il tempo necessario alla cottura.
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