martedì 8 novembre 2016

Teglia di patate con scamorza di bufala e erbette provinciali

Teglia di patate con scamorza di bufala e erbette provinciali

Le elezioni per il Presidente degli Stati Uniti d’America tiene con il fiato sospeso moltissime persone in tutto il mondo e la campagna elettorale 2016 è stata caratterizzata da un notevole abbassamento del livello della discussione ‘politica’. È andata in scena una situazione molto nota a tante donne, quella di un maschio incapace e becero che viene messo sullo stesso livello di una donna competente e con una certa esperienza. Lei si è trovata a dover far fronte ad offese che nessuna donna e nessun uomo dotato di buon senso (civico) vorrebbe udire. Lui ha proseguito nella discesa verso gli inferi per portarla sul terreno di gioco che gli è proprio, quello di potenziali criminali di infima lega, di cinemini pornografici nelle periferie degradate delle metropoli. Lei ha faticosamente rialzato il tiro ma a quel punto il linguaggio era arrivato al capolinea in quei luoghi dell’estremo disagio sfruttati da beceri senza scrupoli per lucro e incapacità di immaginare, di pensare e di agire da persone e si era fermato fuori dalle lucine sgargianti di riflettori politicamente corretti. Lei ha dovuto cercare un lessico comprensibile a chi non ha mai pensato alla politica se non come ad un modo per sfruttare e sfogare la propria inettitudine. Decenni di lotte femministe, anti-razziste, ambientaliste sono andate in fumo nel momento stesso in cui il candidato repubblicano è stato ufficializzato. Ma, viene da pensare, perché gli Statunitensi non provano a dare un vero e proprio calcio a questo modo e votano per qualche altro partito? Non è scritto che il presidente degli Stati Uniti d’America dev’essere repubblicano o democratico. Sarebbe stato molto meno degradante per la politica internazionale, per la infinità di movimenti e partiti politici che nel mondo guardano a Pepe Mujica, a Justin Trudeau a Papa Francesco quali modelli ispiratori di un rinnovato pensiero libertario. Sarebbe stato anche bello vedere una bella e sana discussione tra Jill Ellen Stein e Hillary Clinton, quella sarebbe stata politica, ma quello che ci hanno mostrato gli Stati Uniti in questa campagna elettorale per portare la prima donna nella storia alla carica presidenziale è stata la caduta dell’impero romano attualizzata dopo poco meno di due millenni. Forse, tra quattro o otto anni sarà possibile vedere qualcosa di politico nei dibattiti elettorali per l’elezione del Presidente che aspira ad essere il più influente del mondo ma che sta perdendo colpi già prima di mettere piede nella stanza ovale.
Di memorabile in questo dibattito rimarrà il discorso del Presidente uscente, Barack Obama e poco più.
Questa ricetta è ispirata alla politica, quella vera, che fa venire i brividi e piangere lacrime di gioia.  

Patate
Scamorza di bufala La bottega del casaro
Sale iodato
Olio extra vergine di oliva
Foglia fresca di cipolla
Menta fresca
Timo fresco
Timo citronella fresco
Salvia fresca
Rosmarino fresco
Gomasio
Pangrattato fatto in casa


Sciacquare e lessare le patate intere mettendole in pentola con l’acqua fredda a coprire i tuberi, scolarle, aspettare che si freddino abbastanza da poterle agevolmente maneggiare ma non troppo, tagliarle a fette di circa 2cm. Disporre le fette in una teglia oliata, salare e disporre un trito grossolano delle erbette lavate, aggiungere la scamorza di bufala julienne, quindi altro strato di patate, erbette, condimento e finale con pangrattato, erbette, poco sale, olio e gomasio.

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