Involtini di melanzane grigliate
Carlo Verdone
racconta l’incontro tra Sergio Leone e Clint Eastwood in un modo divertente e
meraviglioso. Nella sua ricostruzione il regista italiano accolse il giovane
attore americano squadrandolo in silenzio. Gli chiese se il volo era andato
bene e se l’albergo era di suo gradimento, poi stette a guardarlo senza
parlare. Chiese che gli venisse portato un poncho, dunque un cappello non da
mandriano ma da damerino, Clint rimase fermo, in piedi, si adattò nel poncho e fece
guizzare il suo sguardo sotto il cappello senza dire una parola. Leone prese un
sigaro e glielo mise all’angolo della bocca, Clint parlò dicendo ‘I don’t smoke’,
non fumo, il regista italiano gli chiese se voleva mandare a casa il
protagonista. Clint imparò a fumare e i più bei western della storia del cinema
mondiale presero forma.
Forse fu un caso
che l’eroe degli spaghetti western fosse un uomo con gli occhi chiari e un
poncho sulle spalle o forse no. Sergio Leone, insieme al suo compagno di
elementari Ennio Morricone, aveva nutrito il suo immaginario fanciullesco di
eroi salgariani e risorgimentali, rielaborati in chiave piuttosto falsata ma l’uomo
col poncho che non sopporta le ingiustizie e spara vincendo contro tutto e
tutti non può non far pensare almeno un po’ a Garibaldi, eroe scanzonato che
vinceva sempre, quando tutto sembrava perduto, quando era assediato da interi
eserciti e munito soltanto di un manipolo di coraggiosi, quando tutto sembrava
a suo sfavore.
Molte avventure
garibaldine sembrano alcuni tra i più begli episodi di western all’italiana:
lui, col poncho e il cappelluccio, che combatte e vince in un rapporto di 1 a
10 contro eserciti nelle lontane lande americane, lui che fa trasportare le
navi tirandole in mezzo a campi abitati da mandrie selvagge tra cavallerizzi di
straordinaria abilità facendole trainare da buoi e lui che non spara, in
Aspromonte, contro i suoi connazionali, lasciando che lo feriscano a tradimento
pur di non sporcarsi le mani contro i suoi compatrioti.
Questa ricetta è
ispirata al Garibaldi che c’è sotto il poncho di Clint Eastwood nei film di
Sergio Leone.
Melanzane
Mozzarella
Zucchine
Sale integrale
siciliano
Noci
Olio
extravergine di oliva
Lavare gli ortaggi, affettarli, grigliarli sulla piastra su cui sia stato
cosparso del sale. Spezzettare le zucchine, tagliare la mozzarella in
fiammiferi di circa un centimetro di spessore e della lunghezza delle
melanzane, sbucciare le noci facendo attenzione a non rompere i gherigli se non
a metà. In ogni fetta di melanzana grigliata disporre mozzarella, pezzetti di
zucchina, mezzo gheriglio di noce, richiudere la melanzana, porla in una teglia
con cartaforno, ripetere fino ad aver riempito la teglia, cospargere con un
filo d’olio, infornare in forno ben caldo a 180°C o 200°C per il tempo
necessario a far sciogliere bene la mozzarella.
Nessun commento:
Posta un commento