Brodo di biancostato, verza viola, bieta, birra e kummel
carvi
Da oggi fino al
17 novembre si svolgerà COP 23, ventitreesima Conferenza della Parti della
Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (United
Nations Framework Convention on Climate Change - UNFCCC o FCCC) a Bonn, in
Germania. Per la terza volta la COP avrà luogo nella storica capitale della
Germania Ovest e per la seconda volta le questioni da risolvere saranno anche
quelle poste dalla negazione di precedenti accordi da parte dell’amministrazione
statunitense, il secondo Paese più ricco e più inquinante del Pianeta. L’agenda
è molto ricca di eventi e di incontri che intendono coinvolgere tutte le
istituzioni sociali e politiche, dalle comunità e gli enti locali alle
organizzazioni sovranazionali per cercare, tra l’altro, di dare un significato
concreto agli Accordi di Parigi sui cambiamenti climatici. L’intenzione della
COP 23 è quella di agire capillarmente così da innescare un circolo virtuoso di
riduzione dell’inquinamento, così da poter stimolare l’economia, in particolare
nei settori edile, di progettazione urbanistica, della produzione di carburanti
ed energia, dell’industria pesante e tecnologica, ovverosia di tutti quei
settori che influiscono in modo determinante a modificare il paesaggio urbano e
naturale, l’ambiente nella sua evidenza.
In Italia il
paesaggio è spesso manipolato dall’interazione tra uomo e natura ma in molti
casi, fortunatamente, lo è in modo da rispettare quell’armonia che è alla base
del senso del bello, peculiarità imprescindibile del BelPaese e motore di
turismo sostenibile. Talvolta, come accade nella Val d’Orcia, anche l’arte si
inserisce con grazia e discrezione nel paesaggio naturale, altre volte impedisce
la resilienza, come nel caso del Cretto di Gibellina realizzato da Burri, ma
crea anche momenti di meravigliosa assolutezza, come è il caso delle opere di
land-art di Christo e Jeanne-Claude che (ri)velano luoghi dialogando col
pubblico.
Questa ricetta è
ispirata alla resilienza quale elemento fondamentale della nuova ecologia e
dell’economia del futuro.
Biancostato
acquistato dal macellaio di fiducia
Birra Wuhrer
Acqua
Verza viola, non
molta
Bieta coste, non
molta
Bacche di
ginepro, poche
Semi di
finocchio, abbastanza
Kummel carvi,
abbastanza
Cipolla, non
molta
Sale di
Margherita di Savoia
Carota
Porre la carne
nella pentola con il kummel carvi e i semi di finocchio, metterla sul fuoco non
particolarmente vivace, farla sigillare, dunque aggiungere birra, coprire e far
cuocere, lavare le verdure, tagliarle e aggiungerle in pentola, coprire e
continuare a cuocere qualche ora, quando la birra è quasi completamente
asciugata, mettere il tutto in una pentola più alta, adatta a cuocere il brodo,
aggiungere acqua e salare. Far cuocere a lungo fino ad ottenere un brodo
ristretto, quindi scolare la carne, che può essere mangiata a parte, aggiungere
acqua e continuare a cuocere per un’oretta o due. A piacere aggiungere
tortellini, quadrucci o altra pasta similare.
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