Minestrone novembrino
“Chi rompe
aggiusta” è una di quelle frasi che si ascoltano quando si è bambini e si
dovrebbe cominciare ad utilizzarla anche in economia. L’essere umano ha ‘rotto’
notevoli risorse naturali incrinando pericolosissimamente equilibri tanto forti
quanto delicati e sarebbe il caso che cominciasse ad ‘aggiustare’ ciò che è
necessario al ripristino delle funzioni primarie del Pianeta stesso. Certamente
riequilibrare, pulire aria, acqua e terra non è cosa facile né di breve durata
e richiede una gran quantità di risorse a livello locale, nazionale,
internazionale ed extraterrestre, con l’utilizzo delle tecnologie spaziali per
comprendere in che modo rendere più vivibile e sostenibile la presenza umana
sulla Terra, la creazione di circoli virtuosi sovranazionali per incentivare
ricerca e sviluppo tecnologico, l’implementazione di politiche ‘verdi’ che
possano fornire le sufficienti basi per agevolare la resilienza locale.
Questa ricetta è
ispirata alle tante azioni, dai più piccoli gesti quotidiani fino alle più
prestigiose conferenze internazionali per tutelare, preservare e ‘aggiustare’
il Pianeta.
Bieta coste
Verza viola
Semi di
finocchio
Timo
Bacche di
ginepro
Spinaci
Carote
Patate
Insalata
cappuccina
Sale di
Margherita di Savoia
Acqua
Sbucciare, pulire
bene, lavare e tagliare le verdure, porle in pentola, aggiungere acqua a
coprire gli ortaggi abbondantemente ma senza esagerare e le spezie, salare e
cuocere a lungo. Servire con un filo di olio extravergine di oliva a crudo,
pecorino o parmigiano, crostini di pane pugliese.
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