domenica 19 novembre 2017

Insalata di cavolfiori, fichi secchi e arance

Insalata di cavolfiori, fichi secchi e arance

Una divertente quanto assurda vignetta umoristica raccontava il cambiamento nell’atteggiamento tra studenti, insegnanti e genitori nella scuola dagli anni ’60 alla fine del ventesimo secolo. La prima immagine, relativa appunto agli anni del boom economico, raffigurava un bambino sgridato dai genitori per un brutto voto in pagella, la seconda invece genitori furiosi nei confronti dell’insegnante che aveva registrato punteggi bassi sulla scheda di rendimento scolastico e un pargolo sghignazzante intento a ‘smanettare’ sullo smartphone. L’effetto comico era evidente ma a ben guardare avrebbe dovuto essere altrettanto immediata la reazione di sdegno di fronte a tutti e due gli atteggiamenti. Se da un lato, infatti, una scuola che si fonda sul voto in pagella e sul rispetto dogmatico di talune forme di insegnamento è deleteria per studenti e insegnanti nonché per l’intera società, l’atteggiamento descritto nella seconda vignetta è forse ancor più grave. La scuola dovrebbe essere il luogo della conoscenza, se è vero che esistono persone con un’indole pigra e con, fondamentalmente, poca o nulla voglia di fare, è altrettanto vero che la stragrande maggioranza di bambini e adulti ha voglia di conoscere, di apprendere, di imparare, giocare e socializzare ma le imposizioni sono negative per chiunque. Le punizioni, la coercizione, il dover fare sono tra le forme più errate di insegnamento, o meglio sono il modo migliore per far passare la voglia di imparare anche a chi ha una naturale predisposizione allo studio.

Questa ricetta è ispirata alla meraviglia dell’apprendimento e all’amore per la libertà la bellezza, la conoscenza.

Cavolfiore, possibilmente appena lessato al dente da Nonni Lucilla e Pietro
Fichi secchi
Arance
Olio extra vergine di oliva
Sale integrale


Spezzettare il cavolfiore, metterlo in un piatto, aggiungervi l’arancia sbucciata e tagliata a dadini, condire con sale e olio. Mescolare e servire con pane casareccio. 

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