Insalata di cavolfiori, fichi secchi e arance
Una divertente
quanto assurda vignetta umoristica raccontava il cambiamento nell’atteggiamento
tra studenti, insegnanti e genitori nella scuola dagli anni ’60 alla fine del
ventesimo secolo. La prima immagine, relativa appunto agli anni del boom
economico, raffigurava un bambino sgridato dai genitori per un brutto voto in
pagella, la seconda invece genitori furiosi nei confronti dell’insegnante che
aveva registrato punteggi bassi sulla scheda di rendimento scolastico e un
pargolo sghignazzante intento a ‘smanettare’ sullo smartphone. L’effetto comico
era evidente ma a ben guardare avrebbe dovuto essere altrettanto immediata la
reazione di sdegno di fronte a tutti e due gli atteggiamenti. Se da un lato,
infatti, una scuola che si fonda sul voto in pagella e sul rispetto dogmatico
di talune forme di insegnamento è deleteria per studenti e insegnanti nonché
per l’intera società, l’atteggiamento descritto nella seconda vignetta è forse
ancor più grave. La scuola dovrebbe essere il luogo della conoscenza, se è vero
che esistono persone con un’indole pigra e con, fondamentalmente, poca o nulla
voglia di fare, è altrettanto vero che la stragrande maggioranza di bambini e
adulti ha voglia di conoscere, di apprendere, di imparare, giocare e
socializzare ma le imposizioni sono negative per chiunque. Le punizioni, la
coercizione, il dover fare sono tra le forme più errate di insegnamento, o
meglio sono il modo migliore per far passare la voglia di imparare anche a chi
ha una naturale predisposizione allo studio.
Questa ricetta è
ispirata alla meraviglia dell’apprendimento e all’amore per la libertà la bellezza,
la conoscenza.
Cavolfiore,
possibilmente appena lessato al dente da Nonni Lucilla e Pietro
Fichi secchi
Arance
Olio extra
vergine di oliva
Sale integrale
Spezzettare il
cavolfiore, metterlo in un piatto, aggiungervi l’arancia sbucciata e tagliata a
dadini, condire con sale e olio. Mescolare e servire con pane casareccio.
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