Involtini di vitella con zucchine e patate
Liberare la
danza e il movimento di corpi e menti sembra una preoccupazione del XX secolo. Da
Isadora Duncan e Loie Fuller passando per Martha Graham e Ruth St. Denis, da José
Limon a Trisha Brown, passando per Lindsay Kemp e Carolyn Carlson la necessità
di riappropriazione dello spirito più gioioso, sensuale e dionisiaco della danza
ha caratterizzato le creazioni originali e spesso scandalosamente sconvolgenti
di coreografi della danza moderna, contemporanea e del teatro-danza. Da qualche
anno le tendenze più avanguardistiche sembrerebbero essere quelle determinate
dal rapporto con il progresso, elemento molto risorgimentale che torna alla
ribalta, nell’interazione consapevole e ‘liberata’ con le tecnologie e con la
scienza, non tanto nell’esplorazione delle estensioni di sensi quanto della
riappropriazione di emozioni e sentimenti.
Questa ricetta è
ispirata alla natura.
Zucchine romanesche
Patate
Fettine di vitella
acquistate dal macellaio di fiducia
Olio
extravergine di oliva
Cipolla ramata
Aglio rosso di
Sulmona
Pangrattato
Sale iodato
Acqua
Vino bianco
Timo
Per 12
involtini: 6 fette di vitella, 2 zucchine medie, 2 patate medio piccole, ½
spicchio di aglio di Sulmona, ½ fetta di cipolla medio piccola spessa circa 2mm,
1 bicchiere di acqua e ½ dito di vino, poco sale, 12 ciuffetti di timo + un rametto
per la pentola.
Battere la carne
di vitella con il batticarne, tagliarla a metà per il lato corto. Sbucciare,
lavare e tagliare le patate a dadini di circa ½ cm. Lavare le zucchine,
tagliarle a dadini piccoli di circa ½ cm. Tritare cipolla e aglio. Mescolare verdure
e aromi. Passare le fettine nel pangrattato da ambedue i lati, farcirle con composto
di verdure, salare poco, chiudere con gli stuzzicadenti e inserire un ciuffetto
di timo. Mettere nella pentola con un filo d’olio e un rametto di timo,
aggiungere l’olio anche sugli involtini, coprire e mettere a cuocere a fuoco bassissimo,
girare di quando in quando. Quindi alzare la fiamma, sempre piuttosto bassa,
sfumare con l’acqua e un goccio di vino, riabbassare, coprire e far finire di
cuocere.
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