Antipasto estivo con la frutta
Ritrovare le
proprie radici è importante per progettare il futuro e sentirsi parte di quella
comunità di persone e natura, di quella Umanità di cui scriveva Mazzini. Il
progresso, lo sviluppo sociale e familiare sono interconnesse alla cultura di
riferimento alle informazioni genetiche di cui siamo costituiti.
Questa ricetta è
ispirata all’importanza delle radici e delle chiome.
Pesche gialle
sode
Timo fresco
Caprino fresco
Prugne
Mortadella in
unica fetta di circa 2 o 3 cm
Susine
Pecorino
primosale
Menta fresca
Anguria da
intagliare
Pere coscia
Caciofiore
Aquilano
Melone retato o
francesino
Ciliegine di
mozzarella abruzzese
Miele di lavanda
Lavare con il
bicarbonato le susine, le prugne e le pere, sciacquarle abbondantemente,
spaccarle a metà privandole del nocciolo. Nel frattempo, grigliare la
mortadella e dunque tagliarla a dadotti della stessa dimensione del nocciolo
delle prugne. Tagliare le pere a spicchi privandole di semi e picciolo, senza dividere
gli spicchi, andando dunque a creare una specie di fiore stellato che riprenda
il disegno naturale del fiore alla base, al centro porre il caciofiore.
Spaccare le susine in due, togliere il nocciolo, unirle ad una fetta di pecorino
primosale impreziosito da menta fresca e una goccia di miele. Spaccare le pesche
in quattro o in sei, dipende dalla grandezza delle pesche, privarle del
nocciolo, riempirle con caprino freschissimo da spalmare mescolato a timo
fresco. Intarsiare, con apposito utensile, l’anguria, svuotarla facendo palline
della polpa. Fare palline di melone con l’apposito utensile. Porre le palline
di melone e di cocomero nell’anguria intarsiata insieme alle ciliegine di
mozzarella. Intorno disporre l’altra frutta abbinata a formare un vassoio scenograficamente
gradevole allo sguardo.
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