Focaccia scrocchiarella con rosmarino
La notizia delle file presso un noto distributore di cibo
statunitense dopo l’allentamento del lockdown in Italia è stata da molti letta
come una sconfitta di tutte quelle ragioni per cui vale la pena combattere e lottare,
per cui vale la pena unirsi e, insieme, ottenere risultati importanti. Non si
può certo dar torto a chi ha letto in quelle file di automobili nei drive-thru
di una paninoteca un disastro capitalistico e anti-naturista ma c’è anche da
dire che molte di quelle persone avevano paura di multe, di contagi e nell’incertezza
hanno scelto uno dei pochi locali che offre un già ben rodato (e conosciuto da
molti) servizio di consegna del cibo preparato che non prevede il contatto
interpersonale. Quindi, sì, certo, a chi per prima cosa ha fatto una
passeggiata tra gli alberi ed è andato a riabbracciare parenti, a chi ha
apprezzato, nella disperazione del momento, la bellezza del silenzio, la meraviglia
del canto degli uccellini e del profumo degli alberi, la limpida nerezza del
cielo, le file di automobili hanno, comprensibilmente, fatto urlare ‘non c’è
speranza, siamo un’umanità istupidita dal capitalismo più becero’ eppure,
forse, a ben guardare, c’è anche altro e la questione, come al solito, è ben
più complessa di come appare.
Questa ricetta è ispirata alla molteplicità delle letture
dei comportamenti delle masse.
Farina 0
Farina 2
Acqua
Lievito di birra
Olio extravergine di oliva
Sale grosso integrale
Un pizzico di zucchero
Un pizzico di sale
Impastare estesamente la farina con l’acqua, il lievito, l’olio,
sale fino e zucchero, così da ottenere un impasto piuttosto elastico e ben
umido, coprire, far lievitare per circa una notte e una mezza giornata,
impastare di nuovo, bagnando le mani in acqua se necessario ma non aggiungendo
farina, coprire, far lievitare per un’altra mezza giornata oppure per un’altra
giornata e un’altra notte, a piacere, stendere la pasta col matterello e con le
mani, dev’essere circa ½ centimetro, in una teglia oliata o su una leccarda
coperta da carta forno, pigiare con le dita, condire con olio, rosmarino e sale
grosso, coprire con un coperchio o con un canovacio molto ben pulito e leggermente
umido (che non deve toccare l’impasto) e far lievitare in teglia per qualche
ora, circa 7 o 8 ore dunque infornare in forno ben caldo a circa 220°C del
forno elettrico ventilato per il tempo necessario alla cottura, circa una
decina di minuti.
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