sabato 12 marzo 2016

Torta pasqualina con sciroppo d'acero e tintura imperiale


La Pasqua si avvicina e gli esperimenti nelle cucine italiane per le differenti torte da mangiare durante la tipica colazione, che, come da gloriosa tradizione italiana, varia da regione a regione, da provincia a provincia, con personalizzazioni peculiari di ogni famiglia. Nel Centro Italia spesso si mettono a tavola uova, salumi, cioccolata e la torta pasqualina. Negli ultimi anni la tradizione si è aggiornata con la colomba dolce di produzione industriale o semi-artigianale e le uova di Pasqua. Chiunque dirà la sua sulla colazione di Pasqua e sulla scampagnata di Pasquetta, per cui è inutile discettare troppo, la soluzione migliore è presentare una bella tavola apparecchiata con gusto primaverile, e quest'anno potrebbe essere una buona idea imbandire una colazione o predisporre un plaid da prato in tema 'petaloso', disponendo fiori, possibilmente commestibili e molto ben puliti, sulla tovaglia e/o nei piatti di portata, e impostare la giornata sulla parola più in voga nella 'nuova politica': gentilezza. È proprio in onore di questa splendida virtù e semplice disposizione d'animo, che il Primo Ministro del Canada ha associato in modo del tutto appropriato al concetto di patriottismo che questa torta è stata creata. Insieme agli ingredienti tradizionali della torta pasqualina lo sciroppo d'acero, tipico prodotto proveniente dalle foreste canadesi, è andato a completare ed esaltare l'aroma della Tintura imperiale distillata con un procedimento antichissimo elaborato dai Monaci Cistercensi della medievale Abbazia di Casamari, istituita nel XIII secolo, proprio per sottolineare che innovazione e tradizione possono andare deliziosamente a braccetto, soprattutto nel rispetto della natura e dei suoi ritmi.

Sciroppo d'acero
Farina
Farina integrale
Prosciutto
Vino bianco
Cummel Karvi
Latte di farro o latte per amalgamare le uova
Uova (due)
Semi di finocchio
Lievito madre essiccato
Lievito di birra
Acqua per sciogliere il lievito di birra
Tintura imperiale distillata dai Monaci Cistercensi dell'Abbazia di Casamari
Olio extravergine di oliva
Primosale (poco)
Parmigiano grattugiato (pochissimo)
Pepe bianco macinato fresco
Noce moscata macinata fresca

Spezzettare il prosciutto e metterlo in una padella fredda antiaderente, accendere il fuoco a fiamma bassissima e farlo diventare croccante facendo attenzione a non bruciarlo, farlo raffreddare su un piatto. A parte sbattere le uova con il latte di farro o con il latte intero, e sciogliere un panetto di lievito di birra in acqua tiepida. Mettere le farine in un recipiente ampio, aggiungendo gli ingredienti non liquidi. Girare bene, aggiungere pian piano gli ingredienti liquidi, in base a quello che richiede l'impasto. Impastare a lungo fino ad ottenere un composto morbido, elastico e sufficientemente arioso ma non molle, sodo ma non duro. Coprire con la carta pellicola e con una coperta. Lasciar riposare alcune ore, poi impastare di nuovo, coprire e lasciar riposare, all'occorrenza impastare nuovamente, coprire, lasciar riposare e poi cuocere in forno caldo a 180°-200°.

Nessun commento:

Posta un commento