martedì 1 marzo 2016

Goulasch vegano


Il goulasch in versione vegana è possibile mescolando suggestioni dolomitiche con le zuppe di legumi del Centro Italia, in cui la carne era considerata un lusso da mangiare di quando in quando e le proteine si ottenevano mescolando un po' di legumi e pasta a base di acqua e farina oppure pane raffermo.


Kummel carvi (rigorosissimamente del Nord Italia, inutile cercarlo nel Centro o nel Sud)
Olio extravergine di oliva
Cipolla
Paprika dolce
Farina sabina
Aglio
Pomodori pelati
Zucchero
Acqua
Peperoncino
Basilico
Bacche di ginepro
Salvia
Timo
Semi di finocchio
Parmigiano Reggiano della Latteria Sociale di Beduzzo Inferiore
Pecorino Romanesco


Preparare un sugo con un soffritto in acqua e olio di cipolla, aglio e peperoncino, aggiungere i pelati o i pomodori, aggiungere acqua, salare, aggiustare con lo zucchero e far cuocere abbastanza ma non troppo. Passare e far cuocere di nuovo, aggiungere basilico fresco quasi a fine cottura. A parte cuocere i borlotti precedentemente fatti rinvenire in acqua, bollendoli in acqua con sale, bacche di ginepro, semi di finocchio, salvia, timo. Unire il sugo all'acqua dei borlotti, versare nella pentola una parte di fagioli così da creare una zuppa e non fagioli col sugo. Far bollire e aggiungere paprika dolce e kummel carvi, aggiustare di sale. A parte preparare gli gnocchetti impastando acqua, farina, kummel carvi, srotolarli in budellini, tagliarli a gnocchetti, lessarli nella zuppa e far cuocere qualche minuto. Servire con Parmigiano Reggiano della Latteria Sociale di Beduzzo Inferiore e Pecorino Romano.

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