Pizzoccheri
valtellinesi
Esprimere un pensiero che non sia intriso di satolla
ghiottoneria quando si parla di pizzoccheri valtellinesi è complicato. Il piatto
tradizionale della Valtellina è oggettivamente una bomba ipercalorica che però,
come spesso accade con la cucina del Nord Italia, è all’apparenza molto
delicato. Il gusto risulta gradevole e leggero, con una importante seppur mai
fastidiosa presenza di formaggi. Si potrebbe definire un piatto elegante, all’apparenza
casuale e semplice, in realtà elaboratissimo e ricco di ingredienti di qualità
eccellente, peraltro legati in modo esplicito al territorio di cui sono
espressione. Preparare in pizzoccheri con formaggi che non provengano dalle
latterie sociali della Valtellina equivale a mangiare un altro piatto, non avrà
lo stesso sapore, né la stessa apparente leggerezza che, a dispetto della
quantità di formaggi e burro, è ancor più palese quando la pietanza è fredda. Il
segreto potrebbe essere nel non svelare la ricetta ad un primo assaggio anche perché
difficilmente si crederà alle proprie orecchie una volta assaggiati e risulterà
quasi impossibile che sia stato fatto un soffritto con un numero cospicuo di
spicchi d’aglio nel burro dopo averli assaporati. Certo, alzarsi da tavola non
sarà poi così semplice e scontato in quanto i pizzoccheri sono sì all’apparenza
leggeri ma di fatto sono pesantissimi, seppur, nonostante la presenza anche
della verza, sorprendentemente non di difficile digestione. Insomma, un piatto
adatto ad una bella giornata fredda, magari con un camino acceso e la
previsione di una lunga passeggiata in montagna nelle giornate successive al
pasto.
500 gr di pizzoccheri valtellinesi Latteria Sociale Cooperativa di Chiuro
500 gr di formaggio Casera o similare con stagionatura media,
non dev’essere troppo forte Latteria Sociale Cooperativa di Chiuro
500 gr di formaggio latteria poco stagionato Latteria Sociale Cooperativa di Chiuro
500 gr o poco meno di Parmigiano Reggiano della Latteria
Sociale di Beduzzo inferiore oppure Grana Padano
250 gr di burro della Latteria Sociale di Beduzzo Inferiore
Aglio
Salvia
500 gr tra bieta coste e verza riccia con prevalenza di bieta
500 gr di patate
Acqua
Sale iodato
Tagliare i formaggi in dadini piccolissimi e grattugiare il
Parmigiano o il Grana. Lavare le verdure, affettarle a listerelle, sbucciare e
lavare le patate, tagliare a dadotti non troppo grandi ma neanche piccolissimi.
Porre in una pentola le patate e la verza, coprire d’acqua, far bollire e
salare. Quando le patate saranno cotte, aggiungere la bieta, dopo due o tre
minuti aggiungere i pizzoccheri e far cuocere il tempo indicato sulla
confezione. Scolare il tutto. In una insalatiera a fondo largo, porre uno
strato di circa un centimetro e ben allargato di pizzoccheri con le verdure di
cottura, cospargere con il formaggio tagliato a dadini a ricoprire interamente
lo strato di pasta e verdure, spolverare con il parmigiano a ricoprire
interamente lo strato di formaggi, quindi creare un altro strato di pasta e
verdure, poi formaggi, parmigiano etc., sull’ultimo strato versare il burro
filtrato in cui sono stati soffritti a fuoco bassissimo e a lungo l’aglio e la
salvia, girando in modo da coprire uniformemente tutta la superficie, e
cospargere generosamente di parmigiano, quindi coprire con un canavaccio pulito
che non tocchi la superficie e lasciar riposare per una decina di minuti. Tagliare
a fette in modo tale da prendere dal primo all’ultimo strato. Quindi la
settimana successiva mettersi a dieta e fare tanta attività fisica all’aria
aperta.
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