Tortelli con brasato e
tartufo ispirati a Verona
Questa ricetta è ispirata ad una ricetta assaggiata in una
bottega a Verona, un luogo di perdizione e ristoro per chiunque abbia voglia di
assaggiare tortelli che molto probabilmente debbono essere annoverati tra i più
buoni mai messi in vendita, adatto anche per far cambiare idea a chi pensa che
tortelli e tortellini non siano nelle proprie corde del gusto. Premesso che i
tortelli di tale bottega sono non soltanto inimitabili ma talmente buoni che
vale la pena fare una bella gita a Verona, che di per sé è già talmente bella
da meritare certamente almeno una settimana nella vita di una persona, anche
soltanto per assaggiarli, questa ricetta è effettivamente molto gustosa e
piuttosto laboriosa. La prima cosa che ovviamente manca è l’Amarone della
Valpolicella, sostituito da un Chianti rosso arricchito con Vinsanto per
ricreare in pentola quella armonia di uva passita e corposità dell’Amarone che
il Chianti, per sua modalità di produzione, ovviamente non può avere. L’Amarone
è infatti il risultato di un lungo e laborioso procedimento di vinificazione in
cui si unisce la tradizione del passito a quella del rosso con un passaggio
ulteriore che lo rende unico, un procedimento che racchiude in sé tutta la complessità
della sua terra d’origine, una valle protetta dalle Alpi e che guarda, di
lontano, alla Laguna. Il Chianti è più schietto, più diretto, porta con sé il
sole e la semplice bellezza della Toscana che lo rende uno tra i vini più
rinomati e più apprezzati. Impossibile tra i due stilare una classifica, sono
due vini squisiti con caratteristiche molto differenti. La loro diversità nella
cottura della carne evidentemente ha un suo peso specifico che, al contrario di
quanto accade nel calice, può, in cottura, essere in qualche modo compensata
dalla presenza del Vinsanto.
Per la pasta
Farina
Uova
Per il ripieno:
Parmigiano reggiano della Latteria Sociale di Beduzzo
Inferiore
Ricotta fresca, meglio se di pecora ma anche di mucca va bene
Salsa tartufata
Brasato di manzo, 2 parti
Vitella, 1 parte
Cipolle
Carote
Sedano
Amarone della Valpolicella oppure 5 parti di Chianti e 1
parte di Vinsanto
Salvia fresca
Timo fresco
Sale integrale
Lasciare in ammollo nel vino il brasato di manzo per una
notte, eventualmente con gli odori, la mattina aggiungere la vitella e girare
la carne, farla stare nel vino per qualche altra ora ricordandosi di girare la
vitella. Mettere la carne senza il vino in pentola di pietra ollare o di coccio
e far cuocere a fuoco bassissimo, se possibile su fuoco di legna altrimenti in
forno o sul fornello basso, far sigillare la carne, farla cuocere e quindi,
quando ha finito il suo liquido naturale, aggiungere il vino di ammollo con
tutti gli odori e salare, quando il vino si è asciugato, aggiungere acqua e
continuare a far cuocere per ore, lentissimamente. Far freddare la carne,
togliere tutti i nervi, il grasso che fosse rimasto e frullare nel mixer
aggiungendo ricotta, parmigiano e salsa tartufata fino ad ottenere un sapore
deciso e delicato al contempo. Riempire la sfoglia sottile e creare tortelli
non piccoli. Lessarli e gustarli con burro e parmigiano, olio e parmigiano o
simili salse delicatissime.
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