sabato 31 dicembre 2016

Brodino vegetale leggero con cavolo riccio

Brodino vegetale leggero con cavolo riccio

L’ultimo dell’anno è un momento di gioiosa condivisione, di bellezza e di rimpianti, si gettano alle fiamme i calendari dell’anno appena trascorso e si appendono quelli dell’anno che sta iniziando un attimo dopo la chiusura di quello che è stato certamente l’annus horribilis della musica internazionale, un bisestile in cui la Terra e la Natura hanno ribadito la loro importanza, la loro assoluta supremazia sull’essere umano con scosse di terremoto che hanno fatto tremare il Centro Italia, con danni immensi al patrimonio immobiliare, artistico, culturale e personale di migliaia e migliaia di persone. Il 2016 è stato anche l’anno dell’assordante silenzio sulla distruzione sistematica di Aleppo e quello in cui forse la popolazione mondiale si è interrogata sulla necessità di una riforma di quelle Nazioni Unite che lì hanno inviato osservatori quando tutto era stato distrutto e non c’era più niente di niente da salvaguardare se non la vita di chi aveva deciso di (r)esistere nella propria città assediata, bombardata, offesa e vilipesa. Un anno bisesto e funesto scelto da Papa Francesco quale Giubileo della Misericordia, quasi avesse intuito la gravità degli avvenimenti che si sarebbero succeduti in sequenza complessa e orribile.
Il 2016 è stato però anche un anno in cui la popolazione italiana ha detto NO con forza ed energia insperate alla distruzione della Costituzione italiana, incompreso, come al solito, il Popolo italiano ha ribadito che esiste, in alcuni rari momenti è Popolo, ed è sovrano. Peccato che tali momenti siano tanto rari. Il potere costituito ha immediatamente soffocato qualunque speranza di risorgimento infliggendo a quel Popolo il governo scellerato di incompetenti, ignavi, mentitori e millantatori, il peggio del peggio che ci fosse sulla piazza politica italiana, eppure gli italiani dovrebbero sapere che in Italia al peggio politichese non c’è mai fine. Il fatto è che, fortunatamente, non ci si abitua mai a certe assurdità. La figura di Sandro Pertini, le sue esortazioni a cacciare il malgoverno con mazze e bastoni, le idee del Risorgimento italiano che ha innalzato barricate e unito l’Italia a dispetto di qualunque pronostico, ecco tutto questo e molto di più ha cominciato a circolare tra la popolazione, segretamente, quasi in un sussurro che ricorda inevitabilmente il confezionamento delle rosse camicie garibaldine durante l’Ottocento.
Speranza popolare e nefandezze governative, così si potrebbe sintetizzare il 2016 italiano, ma forse anche quello internazionale a partire da Aleppo per finire negli USA con elezioni che hanno fatto accapponare la pelle a chiunque sia dotato di un minimo di buonsenso, nonostante gli sforzi del Presidente uscente di salvaguardare la libertà individuale e di pensiero, finanche di ateismo in un Paese in cui il nome di dio è scritto anche sulle banconote.
Anno terribile per musicisti di fama internazionale, visitati con solerzia dalla Signora con la Falce che nel 2016 pare aver preferito le celebrità sonore e canore a qualunque altra arte. E anno terribile per la cultura italiana, ancora una volta derisa e vilipesa da politicanti incapaci, disonesti e in malafede.
Eppure è stato anche l’anno di importanti scoperte scientifiche e tecnologiche, di fondamentale riscoperta dello spazio infinito e infinitesimale.
Insomma un anno complicato e complesso, terribile e meraviglioso, un anno di rinascita e, si spera, un anno che porterà la bellezza di un nuovo Risorgimento italiano, europeo e internazionale.
Questa ricetta, semplice e con ingredienti di stagione è ideale per prepararsi al cenone di San Silvestro. Un brodino leggero per distendere la muscolatura e convincere l’apparato digerente ad una nuova, necessaria abbuffata festiva con le tradizionali lenticchie e le delizie che l’estro individuale sa rielaborare unendo tradizione e innovazione.

Cavolo riccio
Carote
Sedano
Menta secca
Bacche di ginepro
Sale integrale
Timo
Timo citronella
Salvia
Acqua
Fiocchi d’avena
Cannella siciliana in stecche
Curcuma fresca


Far bollire una o due foglie di cavolo riccio lavato e tagliato a listerelle in abbondante acqua con un paio di carote pelate, lavate e tagliate a rondelle, una costa di sedano lavata e tagliata a fettine sottili, una radice di curcuma sbucciata, lavata e lasciata intera, le erbette aromatiche. Quando il brodo vegetale sarà pronto, versarvi a pioggia i fiocchi d’avena e far cuocere fino a cottura. 

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