domenica 26 marzo 2017

Rigatoni integrali con speck, parmigiano e pecorino

Rigatoni integrali con speck, parmigiano e pecorino

Oggi nell’emisfero Nord o boreale si spostano le lancette un’ora avanti per la cosiddetta ‘ora legale’, ideata per consentire un notevole risparmio energetico durante la stagione più luminosa, mentre nell’emisfero australe si riportano alla convenzionale ‘ora solare’. L’istituzione di questo stratagemma per risparmiare sul consumo energetico nazionale e continentale è piuttosto recente e in quasi tutto il continente europeo si può far risalire agli anni di austerità della Prima Guerra Mondiale, tra i centouno e i novantanove anni fa, con l’eccezione della Svizzera che ne ha accettato la convenzione soltanto nel 1981. Seppure le guerre all’interno di quella che è oggi l’Europa Unita sono un più o meno arcaico ricordo e la pace sia la condizione più nota alla maggioranza dei cittadini comunitari da almeno due se non tre generazioni, per mantenere tale stato privilegiato di pace e prosperità è necessario ragionare insieme anche su quelle che sono le sfide del futuro. Una tra queste è sicuramente quella ambientale, il risparmio energetico, lo sviluppo e l’adozione di nuove forme di produzione e distribuzione di combustibili ed elettricità. La questione è piuttosto complessa, viste soprattutto le interdipendenze geopolitiche che ruotano intorno all’economia energetica mondiale eppure l’Europa, proprio in questi giorni, sta dimostrando l’intenzione di voler proseguire il lungo e difficile cammino della pace nel rafforzamento dell’Unione tra liberi Stati, nella realizzazione concreta, con alcuni aggiustamenti durante il percorso, delle visionarie idee di Mazzini, Hirschmann, Spinelli e del gruppo di esuli di Ventotene che non si sono fatti abbindolare da altre, più lontane ma non meno sanguinarie, dittature scambiandole per libertà. È evidente che l’Europa Unita in questo momento è la più potente dimostrazione della possibilità concreta della pace e delle possibilità che si aprono nella quotidiana, difficile e talvolta apparentemente noiosa conquista progressiva della libertà in tempo di pace. Ora sarebbe bello che l’Europa riunisse anche altri Paesi, ‘like-minded’, come dicono gli anglosassoni, con una mentalità similare con particolari patti di cooperazione. Una nazione che sta dimostrando di condividere ideali e progetti europei è certamente il Canada, seppure il Primo Ministro in carica, osannato dai liberali e libertari di tutto il Pianeta, non abbia, chissà perché portato in Assemblea, quando ha avuto modo di parlare al Parlamento europeo, quegli ideali e quella concretezza di progressione nelle libertà che tanto piacciono a chi ama davvero la libertà. Eppure uno tra i primi passi dell’Amministrazione da lui guidata è stato quello di puntare sulle energie verdi, sullo sviluppo delle tecnologie rispettose dell’ambiente proprio nelle regioni la cui economia è fondata sull’estrazione di uno tra i petroli più inquinanti, quello delle ‘tar sands’, le ‘sabbie bituminose’ del Nord. Trudeau ha chiesto, investendo denari statali, alle università e ai centri di ricerca proprio di quelle aree di trovare alternative che potessero trasformare una delle più inquinanti industrie nella più ecologica e sostenibile delle economie nel pieno e assoluto rispetto dell’ambiente. L’economia del futuro, sostiene e con lui le Nazioni Unite e l’Unione Europea, è nelle tecnologie amiche di ambiente ed ecologia. Giustissimo, pertanto è necessario agire politicamente affinché ciò sia realizzato. In Europa, a parte l’ora legale e talune normative, la situazione è ancora piuttosto frammentata. Se in Spagna, nei Paesi Bassi, in Norvegia e in altri Paesi c’è una maggiore attenzione e intenzione verso il miglioramento energetico nella direzione di una economia ambientalista, non si può dire lo stesso di altre Nazioni anche se le particolari condizioni climatiche, il gran numero di università e centri di ricerca, il livello di eccellenza della ricerca scientifica europea, nonché un’economia tutto sommato piuttosto florida fondata sulla pace, dovrebbero costituire il terreno più adatto a creare un futuro energetico in armonia con la Natura e quindi guidare il cambiamento che è inevitabilmente in atto.
Questa ricetta, semplice e veloce che tanto fa pensare alle colazioni domenicali anglosassoni, è ispirata alla possibilità di combinare sapori e saperi per creare piatti gustosi adatti anche ad affrontare con grinta il cambiamento d’orario.

Speck
Pecorino romano
Parmigiano reggiano della Latteria sociale di Beduzzo inferiore
Acqua
Sale di rocca
Rigatoni integrali La Molisana


Spezzettare lo speck con le mani o con le forbici, porlo in una padella a temperatura ambiente, far diventare croccante a fuoco medio. Nel frattempo far bollire l’acqua per la pasta, salare quando bolle, versare la pasta. In un’insalatiera preparare un’emulsione di pecorino, parmigiano e pochissima acqua di cottura della pasta. Scolare i rigatoni lasciando da parte l’acqua di cottura, passarli prima nella padella per far assorbire bene il condimento e dunque nell’insalatiera. 

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