Scrippelle con
patate, rosmarino e stracchino
Il femminismo è
una questione di libertà e anche nei Paesi più libertari permangono molti dubbi
sulla effettiva implementazione della parità di diritti tra uomini, donne e
altri generi. Se è quasi modaiolo dichiararsi a favore dei diritti LGBT2 è ancora
un tabù dichiararsi femminista. Chi lo fa è guardato con sospetto e si
presuppone che abbia atteggiamenti facinorosi, eccessivi, quali la negazione della
sessualità durante l’8 marzo per ‘sciopero’ o l’esclusione sistematica degli
uomini da taluni circoli. Il Primo Ministro canadese Justin Trudeau anche in
questo è un’eccezione particolarmente importante nella storia dei diritti
civili: egli si dichiara femminista e afferma senza ombra di dubbio che non
essere femministi equivale a non essere libertari quindi non c’è da spaventarsi
della parola ‘femminismo’, anzi è ora che cominci ad essere utilizzata senza
remore per arrivare al punto in cui non ci sarà più bisogno di ricorrere a tale
sostantivo. Vigono ovviamente delle differenze tra uomini e donne e vi sono
momenti in cui la presenza di sole donne è più adatta ad esperire serenamente e
con delicatezza alcune fasi della propria vita che spesso hanno a che fare con
i cambiamenti del corpo, con qualcosa che si considera ‘intimo’, però escludere
gli uomini dalle discussioni sulle lotte femministe da intraprendere, affermare
a mo’ di scontro le differenze di genere è forse il modo più ovvio per dare
giustificazione a chi vorrebbe un’eguaglianza differenziata, dunque una
diseguaglianza di fondo. Le differenze tra uomini e donne sono palesi,
soprattutto in alcuni momenti, ma queste differenze sono un arricchimento,
livellarle sarebbe controproducente e non porterebbe alcun beneficio alle
conquiste di libertà necessarie a creare società libertarie e aperte.
Questa ricetta è
ispirata all’importanza del femminismo femminile e maschile, senza
maschilistiche esclusioni di genere.
Uova
Farina
Latte
Acqua
Patate
Olio
extravergine di oliva
Sale di rocca
Rosmarino fresco
Stracchino
Besciamella
leggera (farina, burro della Latteria sociale di Beduzzo inferiore, latte)
oppure panna di mandorle
Sbucciare le
patate, lavarle, tagliarle a tocchetti, salarle. In una padella far scaldare
l’olio con il rosmarino, aggiungervi le patate e far cuocere. Preparare le
scrippelle mescolando uova, farina, latte e acqua in modo da ottenere una
pastella piuttosto morbida ma non liquida e di un colore abbastanza chiaro ma
non troppo. Oliare con un tovagliolo o della carta assorbente una padella,
farla scaldare bene a fuoco medio non vivace, versarvi il composto e muoverlo
fino ad ottenere una forma circolare, quando si stacca senza problemi, girare
la scrippella, ripetere per le altre scrippelle. Mescolare le patate e lo
stracchino, riempire le scrippelle nel mezzo e richiuderle a formare un mezzo
cerchio, porle in una pirofila oliata. Versare sulle scrippelle la besciamella
morbida oppure la panna di mandorle. Infornare in forno ben caldo al 180°C o
200°C per il tempo necessario alla cottura, circa una ventina di minuti.
Nessun commento:
Posta un commento