Scrippelle al forno con speck e mozzarella
I sogni sono
qualcosa di affascinante e a volte terribile, svelano verità nascoste nei più
remoti anfratti dell’io, desideri inespressi e talvolta sono premonitori. Spesso
sono difficili da spiegare e razionalmente incomprensibili, altre volte sono
evidenti manifestazioni dell’inconscio eppure può capitare che attraverso l’attività
onirica si scoprano luoghi e tempi di cui non si era mai sentito neanche parlare.
Bellissimo è avere la sensazione di volare o di poter fare qualcosa che nella
vita cosciente sarebbe impossibile, ad esempio respirare sott’acqua o
incontrare antiche civiltà di cui si sono perse le tracce. Un po’ meno
gradevole è svegliarsi nel cuore della notte con la sensazione di essere caduti
o precipitati oppure aver assistito a crimini efferati. Talvolta i sogni sono
ricorrenti e o si presentano nelle stesse modalità oppure si snodano in luoghi
sconosciuti nella vita cosciente e riconoscibilissimi, anche nel ricordo da
svegli, durante la fase onirica. Pian piano si scoprono nuovi particolari di un
sogno o di un luogo oniricamente noto, magari sognato anni prima, e questo è
talvolta inquietante e spesso naturale, per lo meno mentre si è comodamente
distesi nel proprio letto. Può capitare anche di svegliarsi un po’ storditi o
con i muscoli indolenziti e la sensazione precisa di aver partecipato alle
avventure sognate eppure ci si sveglia in pigiama nel luogo dove ci si era
addormentati la sera prima. Per molti secoli si è attribuito un significato
religioso o superstizioso ai sogni e ancor oggi molte persone li ‘interpretano’
in forma numerica per tentare la fortuna al lotto, poi si è cominciato a
studiarli associandoli a delle teorie ma il più delle volte rimangono un
terreno inesplorato della conoscenza umana, e taluni pensano che il sogno sia
il momento in cui il cervello, rilassandosi, dia libero sfogo a tutte quelle
capacità inespresse e inesplorate durante la veglia. Gli scienziati sono infatti
convinti che un essere umano normale utilizzi una parte molto bassa delle
proprie facoltà cerebrali e la situazione non migliora granché nei casi limite.
Forse Leonardo Da Vinci o Archimede avevano qualche remora in meno rispetto
agli altri esseri umani per quanto concerne l’utilizzo delle facoltà cerebrali
ma questo non è dato sapere.
Questa ricetta è
ispirata ai terreni inesplorati della conoscenza onirica.
Uova
Farina
Olio
extravergine di oliva soltanto per ungere leggermente la padella
Speck
Mozzarella
Sugo semplice
(pomodori, olio extravergine di oliva, sale, zucchero, origano siciliano,
foglie di cipolla o un pezzettino di cipolla, a piacere basilico)
Latte
Acqua
Preparare il
composto per le scrippelle unendo uova, farina, latte e acqua in proporzioni
tali da creare una pastella decisamente molto morbida ma non liquida. Far
riposare l’impasto per qualche minuto, circa un quarto d’ora. Ungere la padella
antiaderente con un tovagliolo oliato, scaldarla a fuoco medio, non troppo
basso ma non alto. Versarvi il necessario per una scrippella che ovviamente
dipende dalla grandezza della padella, comunque abbastanza a coprire il fondo
senza lasciare ‘buchi’ girando a mano la padella dal manico. Quando si stacca
bene dal fondo girare la scrippella, far cuocere anche dall’altra parte senza
tostarla, quindi ripetere con le altre scrippelle, calcolando una media di 3 o
4 scrippelle per persona. Nel frattempo preparare il sugo semplice facendo
scaldare l’olio con le foglie di cipolla o con un trito di pochissima cipolla,
i pomodori ben lavati e tagliati a tocchetti oppure presi dalle bottiglie
preparate in estate, aggiungendo origano, sale, zucchero ed eventualmente
basilico fresco. Oliare una teglia disporvi le scrippelle piegate a metà e
riempite con una o mezza fetta di speck e una fetta di mozzarella sminuzzata,
le scrippelle non debbono risultare troppo piene per evitare la fuoriuscita del
ripieno durante la cottura al forno. Quando sono tutte pronte e disposte in
fila con il bordo dell’una sotto la ‘pancia’ dell’altra, coprire con il sugo
abbondante e non troppo denso. Infornare in forno caldo a 180°C o 200°C per
circa 20’ o comunque fino a cottura. Tagliare a quadrotti e servire caldo.
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