lunedì 27 marzo 2017

Scrippelle al forno con speck e mozzarella

Scrippelle al forno con speck e mozzarella

I sogni sono qualcosa di affascinante e a volte terribile, svelano verità nascoste nei più remoti anfratti dell’io, desideri inespressi e talvolta sono premonitori. Spesso sono difficili da spiegare e razionalmente incomprensibili, altre volte sono evidenti manifestazioni dell’inconscio eppure può capitare che attraverso l’attività onirica si scoprano luoghi e tempi di cui non si era mai sentito neanche parlare. Bellissimo è avere la sensazione di volare o di poter fare qualcosa che nella vita cosciente sarebbe impossibile, ad esempio respirare sott’acqua o incontrare antiche civiltà di cui si sono perse le tracce. Un po’ meno gradevole è svegliarsi nel cuore della notte con la sensazione di essere caduti o precipitati oppure aver assistito a crimini efferati. Talvolta i sogni sono ricorrenti e o si presentano nelle stesse modalità oppure si snodano in luoghi sconosciuti nella vita cosciente e riconoscibilissimi, anche nel ricordo da svegli, durante la fase onirica. Pian piano si scoprono nuovi particolari di un sogno o di un luogo oniricamente noto, magari sognato anni prima, e questo è talvolta inquietante e spesso naturale, per lo meno mentre si è comodamente distesi nel proprio letto. Può capitare anche di svegliarsi un po’ storditi o con i muscoli indolenziti e la sensazione precisa di aver partecipato alle avventure sognate eppure ci si sveglia in pigiama nel luogo dove ci si era addormentati la sera prima. Per molti secoli si è attribuito un significato religioso o superstizioso ai sogni e ancor oggi molte persone li ‘interpretano’ in forma numerica per tentare la fortuna al lotto, poi si è cominciato a studiarli associandoli a delle teorie ma il più delle volte rimangono un terreno inesplorato della conoscenza umana, e taluni pensano che il sogno sia il momento in cui il cervello, rilassandosi, dia libero sfogo a tutte quelle capacità inespresse e inesplorate durante la veglia. Gli scienziati sono infatti convinti che un essere umano normale utilizzi una parte molto bassa delle proprie facoltà cerebrali e la situazione non migliora granché nei casi limite. Forse Leonardo Da Vinci o Archimede avevano qualche remora in meno rispetto agli altri esseri umani per quanto concerne l’utilizzo delle facoltà cerebrali ma questo non è dato sapere.
Questa ricetta è ispirata ai terreni inesplorati della conoscenza onirica.  

Uova
Farina
Olio extravergine di oliva soltanto per ungere leggermente la padella
Speck
Mozzarella
Sugo semplice (pomodori, olio extravergine di oliva, sale, zucchero, origano siciliano, foglie di cipolla o un pezzettino di cipolla, a piacere basilico)
Latte
Acqua


Preparare il composto per le scrippelle unendo uova, farina, latte e acqua in proporzioni tali da creare una pastella decisamente molto morbida ma non liquida. Far riposare l’impasto per qualche minuto, circa un quarto d’ora. Ungere la padella antiaderente con un tovagliolo oliato, scaldarla a fuoco medio, non troppo basso ma non alto. Versarvi il necessario per una scrippella che ovviamente dipende dalla grandezza della padella, comunque abbastanza a coprire il fondo senza lasciare ‘buchi’ girando a mano la padella dal manico. Quando si stacca bene dal fondo girare la scrippella, far cuocere anche dall’altra parte senza tostarla, quindi ripetere con le altre scrippelle, calcolando una media di 3 o 4 scrippelle per persona. Nel frattempo preparare il sugo semplice facendo scaldare l’olio con le foglie di cipolla o con un trito di pochissima cipolla, i pomodori ben lavati e tagliati a tocchetti oppure presi dalle bottiglie preparate in estate, aggiungendo origano, sale, zucchero ed eventualmente basilico fresco. Oliare una teglia disporvi le scrippelle piegate a metà e riempite con una o mezza fetta di speck e una fetta di mozzarella sminuzzata, le scrippelle non debbono risultare troppo piene per evitare la fuoriuscita del ripieno durante la cottura al forno. Quando sono tutte pronte e disposte in fila con il bordo dell’una sotto la ‘pancia’ dell’altra, coprire con il sugo abbondante e non troppo denso. Infornare in forno caldo a 180°C o 200°C per circa 20’ o comunque fino a cottura. Tagliare a quadrotti e servire caldo. 

Nessun commento:

Posta un commento