martedì 11 aprile 2017

Fagottelli pasqualini con maraschino e parmigiano

Fagottelli pasqualini con maraschino e parmigiano

L’attacco militare in Siria, avvenuto dopo enormi vessazioni della popolazione, è stato condotto in un modo a dir poco difficilmente giustificabile a livello internazionale. Il neoeletto Presidente degli Stati Uniti non ha consultato nessuna organizzazione internazionale, non ha chiesto se fosse il caso di agire militarmente e ha bombardato un altro Paese. Da quanto ha affermato il Primo Ministro del Canada, il primo alleato statunitense è stato avvertito un’ora prima dell’inizio dell’offensiva, un tempo non utile neanche a dire no, tanto sono collegate le truppe dei due Paesi nordamericani. Questo ha ovviamente causato non pochi problemi a chi aveva affermato che ‘il problema del terrorismo sono i profughi da mettere in salvo’ e aveva accolto all’aeroporto migliaia di civili siriani scampati all’orrore con grandi sorrisi e un meraviglioso ‘benvenuti a casa’. La questione che potrebbe essere più spinosa da affrontare per lui sarà probabilmente giustificare davanti alla comunità internazionale, presso cui il suo Paese ha un prestigio e una credibilità decisamente superiore a quella degli U.S.A., quello che potrebbe prefigurarsi come crimine di aggressione in base alla definizione ormai inserita nello Statuto di Roma della Corte Penale Internazionale di cui il Canada non è soltanto Stato Parte ma attivamente partecipe e promotore di principi, idee, azioni. Mentre il Presidente degli States non può essere messo sotto processo dalla C.P.I. in quanto ne ha sempre negato la legittimità, altrettanto non si può ovviamente dire del Canada. Assicurando il proprio sostegno morale e materiale, il Primo Ministro canadese ha decisamente tolto le castagne dal fuoco al suo insopportabile vicino e ha messo a repentaglio la forte credibilità diplomatica e internazionale del proprio Paese nonché la propria reputazione, senza contare che potrebbe, nel caso in cui venissero riscontrati gli estremi per farlo, essere messo sotto accusa dalla Corte dell’Aja.
Questa ricetta è ispirata alle tante azioni che talune persone compiono quotidianamente per ‘togliere le castagne dal fuoco’ a chi, forse, ha un po’ meno senso di responsabilità.

Farina
Uova
Pepe bianco
Pepe nero
Lievito di birra
Acqua
Noce moscata
Scorza di limone grattugiata
Maraschino
Zucchero
Sale marino grosso
Burro della Latteria sociale di Beduzzo inferiore
Tintura imperiale dell’Abbazia di Casamari
Timo fresco
Salvia fresca
Parmigiano reggiano della Latteria sociale di Beduzzo inferiore


Sbattere le uova, con una proporzione molto approssimativa di 3 per chilo di farina, con lo sbattitore elettrico, aggiungere pian piano la farina e quindi cominciare ad impastare a mano o con l’orbitale. Aggiungere una generosa spolverata di pepe senza esagerare, quindi la noce moscata, circa un cucchiaino, la scorza di un limone grattugiata, un paio di cucchiai di zucchero, un cucchiaio di sale grosso, timo e salvia ben lavati e sminuzzati a piacere, mezzo bicchiere di acqua tiepida con un cubetto di lievito ben sciolto, un cucchiaio scarso di tintura imperiale, una ventina di grammi di burro a dadotti, un paio di cucchiai di parmigiano grattugiato, una generosa manciata, quasi due, di dadini di parmigiano di circa un centimetro e anche più piccoli, maraschino quanto ne prende l’impasto che deve risultare morbido e denso. Far lievitare una notte quindi la mattina fare delle pallette un po’ più piccole di una pallina da ping-pong, spolverare in superficie con parmigiano grattugiato. Infornare in forno ben caldo a 180°C o 200°C per il tempo necessario alla cottura.

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