Fagottelli pasqualini con maraschino e parmigiano
L’attacco
militare in Siria, avvenuto dopo enormi vessazioni della popolazione, è stato
condotto in un modo a dir poco difficilmente giustificabile a livello
internazionale. Il neoeletto Presidente degli Stati Uniti non ha consultato
nessuna organizzazione internazionale, non ha chiesto se fosse il caso di agire
militarmente e ha bombardato un altro Paese. Da quanto ha affermato il Primo
Ministro del Canada, il primo alleato statunitense è stato avvertito un’ora
prima dell’inizio dell’offensiva, un tempo non utile neanche a dire no, tanto
sono collegate le truppe dei due Paesi nordamericani. Questo ha ovviamente
causato non pochi problemi a chi aveva affermato che ‘il problema del
terrorismo sono i profughi da mettere in salvo’ e aveva accolto all’aeroporto
migliaia di civili siriani scampati all’orrore con grandi sorrisi e un
meraviglioso ‘benvenuti a casa’. La questione che potrebbe essere più spinosa
da affrontare per lui sarà probabilmente giustificare davanti alla comunità
internazionale, presso cui il suo Paese ha un prestigio e una credibilità decisamente
superiore a quella degli U.S.A., quello che potrebbe prefigurarsi come crimine
di aggressione in base alla definizione ormai inserita nello Statuto di Roma
della Corte Penale Internazionale di cui il Canada non è soltanto Stato Parte
ma attivamente partecipe e promotore di principi, idee, azioni. Mentre il
Presidente degli States non può essere messo sotto processo dalla C.P.I. in
quanto ne ha sempre negato la legittimità, altrettanto non si può ovviamente
dire del Canada. Assicurando il proprio sostegno morale e materiale, il Primo
Ministro canadese ha decisamente tolto le castagne dal fuoco al suo
insopportabile vicino e ha messo a repentaglio la forte credibilità diplomatica
e internazionale del proprio Paese nonché la propria reputazione, senza contare
che potrebbe, nel caso in cui venissero riscontrati gli estremi per farlo,
essere messo sotto accusa dalla Corte dell’Aja.
Questa ricetta è
ispirata alle tante azioni che talune persone compiono quotidianamente per ‘togliere
le castagne dal fuoco’ a chi, forse, ha un po’ meno senso di responsabilità.
Farina
Uova
Pepe bianco
Pepe nero
Lievito di birra
Acqua
Noce moscata
Scorza di limone
grattugiata
Maraschino
Zucchero
Sale marino
grosso
Burro della
Latteria sociale di Beduzzo inferiore
Tintura
imperiale dell’Abbazia di Casamari
Timo fresco
Salvia fresca
Parmigiano
reggiano della Latteria sociale di Beduzzo inferiore
Sbattere le
uova, con una proporzione molto approssimativa di 3 per chilo di farina, con lo
sbattitore elettrico, aggiungere pian piano la farina e quindi cominciare ad
impastare a mano o con l’orbitale. Aggiungere una generosa spolverata di pepe
senza esagerare, quindi la noce moscata, circa un cucchiaino, la scorza di un
limone grattugiata, un paio di cucchiai di zucchero, un cucchiaio di sale
grosso, timo e salvia ben lavati e sminuzzati a piacere, mezzo bicchiere di
acqua tiepida con un cubetto di lievito ben sciolto, un cucchiaio scarso di
tintura imperiale, una ventina di grammi di burro a dadotti, un paio di
cucchiai di parmigiano grattugiato, una generosa manciata, quasi due, di dadini
di parmigiano di circa un centimetro e anche più piccoli, maraschino quanto ne
prende l’impasto che deve risultare morbido e denso. Far lievitare una notte
quindi la mattina fare delle pallette un po’ più piccole di una pallina da
ping-pong, spolverare in superficie con parmigiano grattugiato. Infornare in
forno ben caldo a 180°C o 200°C per il tempo necessario alla cottura.
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