Tartine di cedro piretto con carpaccio di baccalà
affumicato
Natale con i
tuoi, Pasqua con chi vuoi, dice il proverbio, esortando a trascorrere le
festività invernali nel calduccio tepore familiare e quelle primaverili in
libertà. Eppure la libertà, quando si crea una famiglia, si trova spesso all’interno
di essa. Per qualche magica alchimia si passa senza quasi accorgersene dalla
prima persona singolare alla prima persona plurale e ci si sente pienamente
liberi soprattutto quando si sta insieme, quando si riescono a trovare quei
momenti in cui abbracciarsi e coccolarsi fino a sentirsi pienamente sé stessi.
Da molti anni
imperversa la polemica su apertura e chiusura di centri commerciali e negozi
durante i giorni festivi maggiormente celebrati in un determinato Paese, ebbene
forse è il caso di ripensare alla bellezza di una gita fuori porta, di una
scampagnata o di una passeggiata tra le vie cittadine o sulle rive di un fiume,
al mare, in montagna, in campagna. Certamente si spera che le strutture
turistiche rimangano aperte durante i giorni festivi e magari si concedano un
po’ più di spazio nei giorni feriali però non è certamente necessario consumare
il proprio tempo libero in un centro commerciale.
Questa ricetta è
ispirata alla semplicità e alla bellezza del trascorrere insieme alla propria
famiglia, ai propri amici e alle persone care le festività.
Baccalà
affumicato artigianalmente Sapor Maris
Cedro piretto
non trattato
Pane ‘antico’
tiburtino
Olio
extravergine di oliva
Burro della
Latteria sociale di Beduzzo inferiore
Aprire la
confezione di baccalà affumicato, lasciarlo ‘respirare’ per qualche tempo,
affettarlo sottilmente. Lavare il cedro piretto, affettarlo sottilmente e
dunque creare listerelle o triangolini. Tagliare il pane a fette sottili,
bruscarlo, ungerlo leggermente con pochissimo burro, porvi sopra il baccalà
affumicato, quindi il cedro, condire con olio extra vergine di oliva.
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