Scrippelle con sciroppo d’acero e robiolino
L’uscita della
Gran Bretagna dall’Unione Europea non è questione di poca rilevanza internazionale,
a guardarla da Sud potrebbe sembrare un modo per ricreare nuovi equilibri e
nuove forme di cooperazione internazionale, o meglio avrebbe potuto se vi fosse
stata una progettualità di fondo, una capacità di leadership politica che
evidentemente manca all’attuale Primo Ministro di Downing Street 10. Le
discussioni parlamentari, le risposte a chi si opponeva hanno messo in evidenza
un vuoto di capacità progettuale, dunque di quelle capacità politiche, anche un
po’ visionarie, necessarie per la costruzione pratica di un’alternativa ad un’organizzazione
faticosamente creata che ha garantito sessant’anni di relativa pace e
prosperità. Per guidare un forte cambiamento è necessario che vi siano persone
in grado di immaginare quel cambiamento, di pensare il futuro e il presente, di
rendere concretezza ciò che sembrava utopia. In questo modo si creano le grandi
riforme, in questo modo è stato possibile rovesciare le monarchie oppure
trasformarle in monarchie costituzionali, in tal modo si è potuto immaginare
che le donne avessero diritto di voto e i bambini diritto all’istruzione, o il
concetto stesso di cittadinanza composta da persone che hanno diritti e doveri
e liberamente scelgono, tra eguali. Senza queste capacità è alquanto
improbabile pensare che un Capo di Stato o di Governo possa oggettivamente
realizzare cambiamenti epocali quale è l’uscita del Regno Unito di Gran
Bretagna e Irlanda del Nord dall’Unione Europea senza fare passi indietro di
secoli nell’implementazione delle libertà fondamentali e di quei delicatissimi
equilibri di interazione tra Stati che implica, ovviamente, il concetto di
sovranazionalità alla base delle organizzazioni internazionali tanto importanti
per la pace mondiale.
Le elezioni
prossime venture saranno una interessantissima occasione per comprendere se il
Primo Ministro britannico, Theresa May, abbia la più pallida idea di cosa sta
facendo, cosa che effettivamente è apparsa, dalle sue dichiarazioni recenti,
poco probabile, oppure se sia soltanto l’espressione di una retriva mentalità
che tende a conservare ciò che da decenni e forse anche da secoli non ha più
ragion d’essere e che la sua massima oppositrice, Nicola Sturgeon, Primo
Ministro della Scozia, le ricorda. Per guidare un cambiamento del genere
sarebbe stata forse necessaria una donna, sì, ma con le capacità politiche di Justin
Trudeau e la capacità di aggregazione di Papa Francesco.
Questa ricetta è
ispirata all’importanza della politica visionaria e concreta nella vita
quotidiana.
Robiolino
Sciroppo d’acero
Uova
Latte
Farina
Acqua
Olio
extravergine di oliva
Impastare farina, uova, latte e acqua tiepida a creare una pastella molto
morbida, quasi densamente liquida. Lasciarla riposare qualche minuto. Porre
qualche goccia d’olio su un tovagliolo e con questo oliare il fondo di una
padella adatta all’occorrenza. Far scaldare la padella su fuoco basso ma non
bassissimo, porre la giusta quantità di pastella necessaria a coprire il fondo
con veloci movimenti della mano sul manico oppure con una paletta apposita.
Cuocere, girare una volta, quindi ripetere con le altre scrippelle. Farcirle
con un lieve strato, su metà del cerchio, di sciroppo d’acero su cui spalmare
un sottile strato di robiolino. Servire calde o comunque tiepide.
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