Troccoli pugliesi con zucchine e pancetta croccante
La Giornata
della Terra, ispirata dalla necessità di preservare e proteggere l’ambiente
naturale e l’ecosistema mondiale, è un’ottima occasione per riflettere sulla
necessità di creare sviluppo sostenibile ponendo al centro quell’umanesimo di
cui ha parlato con molta passione Papa Francesco. Se infatti, come nella
splendida Cappella Brizio di Orvieto, si portasse l’attenzione globale sull’essere
umano in quanto tale, in quanto presenza attiva nella propria vita individuale,
sociale, artistica, culturale, economica si capirebbe senza troppe difficoltà
che non vi è motivo alcuno di lordare e inquinare il Pianeta Terra. Quando l’aria
in una stanza diventa irrespirabile istintivamente si aprono le finestre, quando
la tensione e l’afa diventano insopportabili si cerca un po’ di refrigerio e
relax in un parco, in un luogo pieno di piante, in montagna, al lago, al mare. Le
persone sono più felici, vivono meglio, hanno valori di analisi migliori quando
vivono rispettando i propri bioritmi, quando sono felici e possono
naturalmente, serenamente vivere una vita decente e condividere le proprie
passioni, i propri interessi con altre persone, all’interno di una società
organizzata senza stress eccessivo. Partendo da queste ovvie constatazioni
chiedersi per quale motivo evitare di inquinare il Pianeta e cercare di
preservare le risorse naturali a nostra disposizioni sembra superfluo. E forse
lo sarebbe pure, se non fosse che ancor oggi, proprio mentre in tutto il mondo
si celebra la Giornata della Terra, la popolazione locale pugliese, ad esempio,
debba creare barricate e iniziare sassaiole contro la distruzione del proprio
territorio, contro l’eradicazione di millenari ulivi per la creazione di un
obsoleto gasdotto, o che le popolazioni native degli Stati Uniti vengano
attaccate dall’esercito a stelle e strisce con getti di acqua gelata perché stanno
difendendo la propria terra dall’intrusione di una delle tante pipelines. Non c’è
che dire, il gas naturale in casa è una gran comodità ma sono decenni che esistono
alternative reali e concrete all’utilizzo di energie dannose per l’ambiente e
non si comprende davvero, anche alla luce della dottrina del nuovo umanesimo
francescano, per quale motivo si pensi ancora a gasdotti, oleodotti, allo
sfruttamento di sabbie bituminose e altre risorse altamente inquinanti, anziché
trasformare le fonti energetiche primarie in fonti rinnovabili tali da
garantire un futuro e uno sviluppo sostenibile alle generazioni che verranno
oltre a quelle che stanno vivendo in questo momento storico.
Questa ricetta,
semplice e gustosa, è ispirata ai secolari ulivi pugliesi e all’importanza dell’educazione
alla bellezza per la salvaguardia del Pianeta.
Pancetta
affumicata
Troccoli pugliesi
freschi
Zucchine
romanesche
Sale di rocca
Origano
siciliano
Olio
extravergine di oliva
Acqua
Lavare le zucchine e tagliarle a rondelle. Scaldare lievemente l’olio in
una padella abbastanza capiente, versarvi le zucchine, salare, condire con
l’origano, far cuocere a fuoco medio girando di quando in quando. Nel frattempo
versare la pancetta a cubetti in una padella a temperatura ambiente, metterla
su fuoco piuttosto basso girando per far sì che il grasso si squagli il più
possibile e la pancetta diventi croccante lentamente. Mettere l’acqua a
bollire, salarla, quando le zucchine saranno cotte e la pancetta croccante
buttare la pasta e farla cuocere, unire le zucchine alla pancetta, scolare la
pasta quando è cotta, farla saltare in padella aggiungendo, se necessario, un
po’ di acqua di cottura della pasta.
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