domenica 9 aprile 2017

Fagottelli pasqualini con maraschino e mele

Fagottelli pasqualini con maraschino e mele

La Domenica delle Palme è il primo momento di gaudio della Quaresima prima della Passione che porterà alla morte e alla resurrezione di Gesù nella liturgia cristiana, vi si celebra l’entrata trionfale del Dio in Terra a Gerusalemme, dove venne accolto con un tripudio di rami di palma, onore tributato ai re. Le celebrazioni ebbero inizio nel IV secolo per l’appunto a Gerusalemme e si diffusero immediatamente in Egitto e in Siria, il Paese che in questo momento storico forse meglio incarna le sofferenze dell’umanità intera.
Le immagini che giungono dai territori siriani, da una terra da anni martoriata in cui l’infanzia e la vita stessa vengono negate, sono dolorose. I volti terrei degli innocenti un atto di accusa nei confronti di quell’intera umanità che non è stata in grado di difenderne la dignità, i diritti, le vite. Sono trascorsi mesi e dunque anni dalle prime denunce alla comunità internazionale ma nessuna azione è stata di fatto intrapresa, quando tutto era ormai pressoché distrutto i raid aerei statunitensi hanno aggiunto dolore a sofferenza e hanno smosso le intorbidite acque dell’inazione collettiva. Questo ha ovviamente generato non poche polemiche, non tanto per i bombardamenti in sé, che sarebbero stati auspicabili ben prima di quando sono oggettivamente avvenuti, bensì per il modo in cui è stata condotta l’azione militare.
In primis la macchina bellica è stata attivata a Paese già annientato, quindi forse è stata la cosa meno razionale da fare, poi le azioni sono state decise in modo a dir poco discutibile che molto fa pensare ai crimini di aggressione condannati dal diritto penale internazionale. La comunità internazionale non è intervenuta in Siria, ha lasciato e ha dovuto giustificare le repentine quanto non dibattute nelle opportune sedi azioni belliche statunitensi.
La croce della sofferenza del mondo sembra essersi abbattuta sul Paese che, tra i primi, aveva accolto le celebrazioni gioiose della Domenica delle Palme che viene celebrata in tutto il mondo cristiano proprio nella giornata odierna.
Questa ricetta è ispirata alla complessità che dovrebbe sottendere alla creazione della pace mondiale e alla facilità con cui i delicatissimi equilibri internazionali rischiano di essere messi a repentaglio da azioni umorali e non coordinate a livello internazionale.

Farina
Uova
Pepe bianco
Pepe nero
Lievito di birra
Acqua
Noce moscata
Scorza di limone grattugiata
Maraschino
Zucchero
Sale marino grosso
Burro della Latteria sociale di Beduzzo inferiore
Tintura imperiale dell’Abbazia di Casamari
Timo fresco
Salvia fresca
Parmigiano reggiano della Latteria sociale di Beduzzo inferiore
Mele


Sbattere le uova, con una proporzione molto approssimativa di 3 per chilo di farina, con lo sbattitore elettrico, aggiungere pian piano la farina e quindi cominciare ad impastare a mano o con l’orbitale. Aggiungere una generosa spolverata di pepe senza esagerare, quindi la noce moscata, circa un cucchiaino, la scorza di un limone grattugiata, un paio di cucchiai di zucchero, un cucchiaio di sale grosso, timo e salvia ben lavati e sminuzzati a piacere, mezzo bicchiere di acqua tiepida con un cubetto di lievito ben sciolto, un cucchiaio scarso di tintura imperiale, una ventina di grammi di burro a dadotti, un paio di cucchiai di parmigiano grattugiato, una generosa manciata, quasi due, di dadini di parmigiano di circa un centimetro e anche più piccoli, maraschino quanto ne prende l’impasto che deve risultare morbido e denso. Far lievitare una notte quindi la mattina fare delle pallette un po’ più piccole di una pallina da ping-pong, infilare all’interno un pezzetto di mela. Infornare in forno ben caldo a 180°C o 200°C per il tempo necessario alla cottura.

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