Involtini di prosciutto, parmigiano e melanzane
Le
organizzazioni internazionali hanno la fondamentale funzione di mettere d’accordo
Stati su questioni rilevanti per la pace mondiale o almeno questo sarebbe il
fine primario di tali strutture burocratiche che comprendono un numero
considerevole e variabile di Nazioni. Non sempre le finalità di tali strutture
sovranazionali paiono evidenti e non sempre si comprendono le innumerevoli
variazioni del dissenso espresse da obiezioni, emendamenti, dichiarazioni,
lentezze nella ratifica di trattati internazionali e vari strumenti di
rallentamento del meccanismo di funzionamento delle organizzazioni
internazionali, vere e proprie guerre diplomatiche che talvolta si combattono
in modo quasi impercettibile all’interno di strutture la cui esistenza è
talvolta sconosciuta alla maggioranza delle persone non strettamente addette ai
lavori. Gli emendamenti e le obiezioni sollevate su una risoluzione in una
determinata Agenzia specializzata delle Nazioni Unite possono trasformarsi in
vero e proprio ostruzionismo all’interno di un’altra Agenzia specializzata e
possono trascinare le conseguenze di accordi non precisati fin nelle Assemblee
di Stati di organizzazioni internazionali indipendenti dall’ONU. Questo è il
caso del crimine di aggressione definito dallo Statuto di Roma istitutivo della
Corte Penale Internazionale, le cui alterne vicende, oltre ad essere ovviamente
collegate all’attualità politica internazionale, sono, molto più spesso di
quanto si pensi, da intrecciare con quelle di risoluzioni dell’OPCW, l’Organizzazione
per la proibizione delle armi chimiche, del Consiglio di Sicurezza delle
Nazioni Unite, ovvero di strutture disgiunte dalla CPI seppure vi siano
espliciti riferimenti formali ai contatti e alle relazioni interne nella carta
istitutiva della Corte, o addirittura della NATO, organizzazione formalmente distinta
e separata dalla CPI, e di altre organizzazioni internazionali per la lotta al
crimine organizzato senza la cui collaborazione più o meno esplicita sarebbe
alquanto complicato portare avanti una serie di indagini e di investigazioni
necessarie all’ottenimento di prove dibattimentalmente rilevanti.
Il crimine di
aggressione, per l’appunto, è uno di quei terreni su cui si combattono
invisibili quanto importanti battaglie diplomatiche internazionali e non è un
caso che sia ancora uno tra i punti più delicati e dibattuti della effettiva
possibilità di azione sovranazionale e totalmente democratica azione della CPI.
Questa ricetta,
semplice e gustosa, è ispirata alla complessità delle relazioni internazionali.
Melanzane
Olio
extravergine di oliva
Sale di rocca
Prosciutto crudo
Parmigiano
reggiano della Latteria sociale di Beduzzo inferiore
Tagliare le melanzane in fette di poco meno di un centimetro, salarle e
grigliarle. Lasciarle riposare in olio, quindi tagliuzzarle con le forbici da
cucina. Tagliare il parmigiano in fiammiferi o petali, adagiarlo su una fetta
di prosciutto insieme alle melanzane e arrotolare.
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