venerdì 21 aprile 2017

Scrippelle con sciroppo d’acero

Scrippelle con sciroppo d’acero

La politica economica di uno Stato è questione complessa e complicata, troppo spesso considerata molto al di là e al di fuori dello Stato stesso, qualcosa che non ha niente a che fare con l’educazione, il benessere sociale, la sanità pubblica, i diritti inalienabili del lavoro, l’ambiente. Taluni governanti illuminati, tra cui il Primo Ministro del Canada, Justin Trudeau, hanno capito che disgiungere l’economia di un Paese dalla società è scelta miope e fondamentalmente sbagliata. In una recente intervista il giovane Capo di Stato ha spiegato in modo talmente semplice da far sdilinquire liberali e libertari del Pianeta, andando ovviamente controcorrente, degno figlio di suo padre, e affermando i principi fondamentali su cui si poggia la civiltà cosiddetta ‘occidentale’. Se cambia il mondo del lavoro grazie alle nuove tecnologie tra cui l’intelligenza artificiale e l’elevata automazione, ha affermato, lo Stato deve investire nella cittadinanza, deve mettere i cittadini nelle condizioni di essere i primi a comprendere e agire il cambiamento, così da non essere costretti a subirne conseguenze devastanti, per trovare le nuove forme di lavoro e di diritti ad esso connesso. Una grande, straordinaria fiducia nelle capacità individuali e collettive della società, nella voglia delle persone di fare, di inventare qualcosa di nuovo, di adattarsi e ricreare nuove forme di attività remunerativa grazie alla possibilità di una vita dignitosa e alla formazione costante e continua. Le università, i centri di ricerca debbono poter essere sempre all’avanguardia e fornire gli strumenti per la cosiddetta formazione continua. Da quanto tempo se ne sente parlare? Ebbene lui mette in pratica questi concetti, così come ha fatto il padre sul multiculturalismo ottenendo lo straordinario successo di costruire l’unico sistema sociale finora in grado di gestire in modo proficuo per chiunque e pacifico l’immigrazione. Lo Stato, oltre a garantire i diritti fondamentali quali quelli all’istruzione e alla sanità, stimola concretamente le azioni capillari e reticolari della società civile, quella forza immensa individuata dalle Nazioni Unite quale vero motore di libertà, crea coesione sociale con politiche atte a sviluppare pace e prosperità, alza, unico Paese al mondo, le pensioni, adatta il sistema pensionistico alle nuove esigenze lavorative, definisce nuovi diritti ascoltando le esigenze reali della società.
Anche sull’ambiente la questione non cambia, l’economia non può e non deve essere in contrasto con le politiche ambientali e un Paese lungimirante non può non comprendere che il futuro è necessariamente nelle tecnologie verdi, in tutto ciò che aiuterà ad ‘aggiustare’ i danni del passato e a sviluppare nuove forme, produzioni innovative per uno sviluppo sostenibile.
In questo momento il Canada fa pensare a quelle monarchie europee che sono sopravvissute ai moti rivoluzionari popolari grazie alla loro capacità di comprendere le esigenze reali della popolazione e di agire di conseguenza.
Questa ricetta è ispirata alla lungimiranza di uno tra i pochi leader politici del nostro tempo.

Sciroppo d’acero
Uova
Latte
Farina
Acqua
Olio extravergine di oliva


Impastare farina, uova, latte e acqua tiepida a creare una pastella molto morbida, quasi densamente liquida. Lasciarla riposare qualche minuto. Porre qualche goccia d’olio su un tovagliolo e con questo oliare il fondo di una padella adatta all’occorrenza. Far scaldare la padella su fuoco basso ma non bassissimo, porre la giusta quantità di pastella necessaria a coprire il fondo con veloci movimenti della mano sul manico oppure con una paletta apposita. Cuocere, girare una volta, quindi ripetere con le altre scrippelle. Farcirle con un lieve strato, su metà del cerchio, di sciroppo d’acero. Servire calde o comunque tiepide.

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