Insalata con verza viola, cedro piretto e noci brasiliane
La scrittrice e
intellettuale indiana Arundhati Roy qualche anno fa chiedeva incredula, durante
una conferenza, se gli Stati Uniti volessero far credere al mondo intero di
aver attaccato l’Afghanistan inviando i marines a combattere in una missione
femminista. Posta così, in modo tanto semplice e chiaro, la questione dell’esportazione
della democrazia e della necessità internazionale di salvare popolazioni inermi
sembrava ridicola, insensata e quanto mai assurda. Osservata dal punto di vista
mediaticamente considerato mainstream la guerra in Afghanistan era necessaria
per mantenere gli equilibri internazionali sgominando barbuti talebani che
sembrano usciti da un racconto medievale alquanto truculento e che minacciavano
la pace mondiale andando a lanciare aerei contro edifici pubblici e militari
nonché a terrorizzare il Pianeta. Gli oppositori a questa linea di pensiero non
hanno pressoché mai contestato la validità di tale teoria preferendo affermare
il diritto alla pace e colpevolizzare contestualmente il cosiddetto mondo
occidentale, e soprattutto gli States, per aver ‘provocato’ reazioni inconsulte
da parte di barbarici invasori barbuti. Nessuno ha mai, o quasi, ridotto a
semplici parole come quelle di Roy l’assurdità di posizioni innegabilmente
ipocrite per non dire tendenziosamente fasulle. Se i media mainstream e gli
oppositori che su di essi trovano spazio, spesso piuttosto ampio, di discussione
e dibattito lo avessero fatto sarebbe stato necessario affrontare e soprattutto
risolvere situazioni di assoluta mancanza di diritti e legalità in varie parti
del Pianeta, anche eventualmente con l’utilizzo delle armi, ma per far questo
sarebbe stato necessario un informato e libertario dibattito, cosa che sembra a
dir poco improbabile negli Stati Uniti. Gli antichi romani, d’altronde, ben
avevano compreso che la gestione del consenso popolare per fini non sempre
nobili era ottenibile con panem et circenses. Da un Paese che proclama la necessità
della democrazia e della libertà forse ci si aspetterebbe qualcosa di diverso,
un atteggiamento che il Primo Ministro del Canada, in pochi mesi di governo, ha
dimostrato essere non soltanto possibile bensì vincente ed estremamente
produttivo.
Questa ricetta è
ispirata alla gentilezza e alle possibilità di costruire la pace attraverso la
pace e la libertà.
Cedro piretto
non trattato
Verza viola
Noci brasiliane
Menta fresca
Olio
extravergine di oliva
Sale di rocca
Lavare la verza,
le noci e il cedro, sbucciare le noci. Tagliare la verza a fette di circa un
centimentro e dunque a listerelle di circa cinque centimetri di lunghezza in
modo da lasciarle il più possibile il taglio irregolare, quindi affettare a
fette sottili ma non trasparenti il cedro piretto e dunque a spicchi
irregolari. Triturare grossolanamente le noci. Porre tutto in un’insalatiera e
condire con sale, olio e menta fresca ben lavata. Lasciar riposare per una
ventina di minuti e quindi servire con la guarnizione di fiori creati con fette
molto sottili di piretto e menta.
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