Pizza con patate e salame piccante della Sila
Il 25 aprile è
una giornata importantissima per la storia italiana. In qualunque altro Paese
sarebbe probabilmente celebrata senza alcuna esitazione ma il BelPaese non ha
la medesima fierezza della memoria storica che hanno altri Paesi. Se il 14
luglio è un tripudio di bandierine e fuochi artificiali oltralpe non si può
dire la stessa cosa della giornata dedicata alla Liberazione dal nazifascismo. Eppure
ci sarebbe di che essere più che fieri, più che orgogliosi dello scatto di
orgoglio nazionale, del coraggio di donne, uomini, donne che hanno decretato la
fine dell’oppressione. Un insperato movimento popolare, qualcosa di grandioso
che ha fatto vibrare nelle strade, nelle piazze e nelle campagne italiane il
fremito che aveva portato durante il Risorgimento all’Unificazione italiana. Le
tante contraddizioni, le molteplici difficoltà e le caleidoscopiche
sfaccettature della libertà nel non vasto ma incredibilmente variegato
territorio italiano attenuano i toni entusiastici di festeggiamenti nazionali.
Questa ricetta è
ispirata ai tanti significati della parola ‘libertà’ nella vita civile,
politica e culturale italiana.
Acqua
Farina
Lievito di
birra, se secco anche zucchero
Olio
extravergine di oliva
Salame piccante
del Parco della Sila
Patate
Sale di rocca
Impastare la
farina con il lievito sciolto nell’acqua tiepida, far lievitare a lungo.
Stendere la pizza, sbucciare le patate, tagliarle julienne, disporle sulla
sfoglia, salare, aggiungere un filo d’olio e qualche fetta di salame piccante.
Mettere sulla carta forno e dunque su una teglia per pizza o sulla leccarda.
Infornare in forno ben caldo a 220°C o 230°C per il tempo necessario alla
cottura.
Nessun commento:
Posta un commento