lunedì 26 giugno 2017

Cous cous integrale con spadellata di stagione

Cous cous integrale con spadellata di stagione

Il turismo sostenibile è un motore di sviluppo per l’economia che può aiutare a raggiungere alcuni traguardi di benessere diffuso utili a mantenere un buon livello democratico un po’ ovunque. L’Europa, con la sua ricchissima storia, è un continente da esplorare anche soltanto per conoscere meglio cosa voglia dire essere cittadini europei. Molte nazioni sono pressoché sconosciute alla stragrande maggioranza della popolazione europea che ha una vaghissima idea addirittura della localizzazione geografica di capitali e confini amministrativi. Sviluppare una sensibilità turistica e creare possibilità di sviluppo realmente sostenibile significa in primo luogo immaginare un’Europa in cui le persone si muovono, si spostano e viaggiano non soltanto e non tanto per questioni lavorative bensì per conoscere e apprezzare maggiormente la straordinaria diversità che costituisce l’unicità del Vecchio Continente.
Uno tra i principi fondamentali su cui si fonda l’Unione europea è propriamente quello della libera mobilità di persone, dell’abbattimento fisico delle frontiere. Il postulato potrebbe sembrare la libertà di lavorare in un Paese o in un altro ma in realtà quello più importante è la possibilità di conoscere e viaggiare senza dover subire lunghi controlli e code alle frontiere, poter decidere di spostarsi con relativa facilità da una parte all’altra senza dover pensare a passaporti o altre amenità. Qualche anno fa immaginare un viaggio da Est a Ovest o viceversa poteva richiedere molti mesi di preparazione, con richiesta di visti, controlli di passaporti, richieste ad ambasciate e consolati, scomodissimi e talvolta difficoltosi cambi di valuta, scarse informazioni sui luoghi di destinazione, etc. Oggi, a meno di trent’anni dalla caduta del Muro di Berlino e a meno di quindici dalla effettiva unificazione tra Europa orientale e occidentale, le cose sono molto più semplici e attraversare il Vecchio Continente è ormai qualcosa di relativamente semplice che può essere considerata quasi normale come passare da una regione all’altra nello stesso Paese.
Tale facilità di movimento e di spostamenti è sicuramente utile alla conoscenza e alle reciproche influenze di rinnovamento ma anche per il rafforzamento della costituzione dell’identità europea in quanto unione tra Stati.
L’abitudine ai viaggi intereuropei è dunque utile alla creazione del senso di appartenenza ad un’idea e alla sua realizzazione pratica di una entità amministrativa sovranazionale e porta beneficio ai luoghi più interessanti da un punto di vista prettamente turistico ma può essere anche un importantissimo motore di sviluppo economico se si ricomincia a considerare il viaggio, la gita, il tour come parte integrante della vita familiare e sociale durante l’anno. In altre parole maggiori sono le possibilità effettive della cittadinanza di viaggiare e poter conoscere maggiore è il tempo libero a disposizione e maggiori o meglio distribuite le risorse economiche per utilizzare il proprio tempo anche in attività turistiche. Ciò ovviamente porta beneficio alle economie di singoli Stati e dell’Unione in quanto tale oltre ad una maggiore libertà di ‘benvivere’.
Questa ricetta è ispirata all’importanza del turismo sostenibile europeo.

Pomodori dell’orto, o acquistati dall’ortolano di fiducia
Melanzane dell’orto, o acquistate dall’ortolano di fiducia
Cipolla fresca dell’orto, o acquistata dall’ortolano di fiducia
Menta fresca
Fagioli corallo, anche detti fagiolini piatti o taccole, freschissimi
Cous cous integrale precotto
Acqua
Sale integrale siciliano
Olio extravergine di oliva
Parmigiano reggiano della Latteria sociale di Beduzzo inferiore


Far rinvenire il cous cous in pochissima acqua bollente, salata, aromatizzata con qualche foglia di menta fresca a cui sia stata aggiunta qualche goccia d’olio, lasciarlo riposare, quindi ‘sgranarlo’ con la forchetta in un’insalatiera. Lavare gli ortaggi, tagliarli. In una padella ampia far scaldare l’olio con un po’ di cipollina tritata finissimamente e menta fresca, aggiungere, salando e aggiustando di sale, nell’ordine, le taccole, quindi le zucchine, dopo un po’ le melanzane e in ultimo i pomodori. Porre il cous-cous nella padella, aggiungere tocchetti di parmigiano, amalgamare bene e servire, anche tiepido.

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