Filetto di manzo con pomodori e basilico
Il dibattito
scientifico e la possibilità della conoscenza è, o dovrebbe essere, un diritto
fondamentale per poter scegliere, in piena libertà di coscienza. Da alcuni
anni, per lo meno in Italia, tale dibattito su talune tematiche, tra cui i vaccini,
è fondamentalmente negato da un oltranzismo di posizioni che pone da una parte
i cosiddetti ‘no vax’ e dall’altra la classe medica nel suo complesso con il
risultato spiacevole e decisamente controproducente per la cittadinanza di
veder negati quegli strumenti di conoscenza necessari a formarsi un’opinione
responsabilmente e senza prese di posizione tanto partigiane quanto
fondamentalmente inutili. Se negare l’efficacia delle vaccinazioni è infatti
assurdo, lo è altrettanto affermare la assolutezza delle posizioni opposte
impedendo di fatto lo svilupparsi di posizioni intermedie che potrebbero molto
giovare alla salute pubblica.
Fino a qualche
anno fa i vaccini erano considerati una manna, una grande conquista per l’umanità
intera. Si è poi cominciato ad inoculare vaccini per pressoché qualunque cosa,
dalle malattie effettivamente letali alle più blande forme influenzali, con
conseguenze talvolta nocive e presumibilmente non così indispensabili. La
questione della effettiva necessità di vaccinare persone sane è stata
contestata e sono state contestate le reali motivazioni di tale tendenza ma
soprattutto gli effetti collaterali. Lungi dal costruire un dibattito
interessante e costruttivo, sono state invece innalzate barricate ideologiche
che hanno portato alla attuale situazione di assoluta disinformazione in merito
e un ennesimo diritto di conoscere per deliberare negato alla cittadinanza.
D’altronde la
gestione della Res Publica per quanto concerne istruzione, lavoro e sanità in
Italia è a dir poco discutibile da molti anni, per non dire che c’è stato un
sistematico smantellamento delle eccellenze a favore di una non reale
alternativa privata che di fatto nega i diritti più essenziali. Fortunatamente l’Italia
è un Paese costituito da tante piccole differenze, da tanti luoghi in cui si
esprimono diversità culturali e politiche e, con un po’ di discernimento, si
possono trovare eccellenti centri e luoghi in cui i diritti non soltanto
vengono esercitati ma si creano nuove possibilità di libertà e di esercizio
consapevole della cittadinanza.
Questa ricetta è
ispirata alla resilienza libertaria italiana.
Filetto di manzo
acquistato dal macellaio di fiducia
Sale integrale
siciliano
Pomodori dell’orto
ben maturi
Basilico
Olio
extravergine di oliva
Su una piastra
aggiungere sale e dunque il filetto di manzo, girare e cuocere a piacimento. Quasi
a fine cottura, aggiungere i pomodori ben lavati e tagliati a tocchetti,
conditi precedentemente con olio, sale e basilico così da creare il ‘sughetto’
a crudo e cuocere per qualche minuto, quindi servire.
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