giovedì 15 giugno 2017

Minestra fresca di giugno

Minestra fresca di giugno

Tra l’Italia e la Francia da molti secoli c’è un rapporto di amore-odio che una volta è stata descritta in modo celebre dal reggente dell’Istituto culturale dell’Ambasciata italiana Parigi, il quale si espresse pressappoco in questa forma: ‘I francesi, e i parigini in particolare, sono italiani di cattivo umore’. Si potrebbe dire che la frase sia ormai divenuta parte della storia diplomatica tra i due Paesi confinanti e talvolta invasori. Celeberrime le avventure di Asterix e Obelix che contrastano l’invasione romana, oppure quelle della Chanson de geste con i Paladini di Francia che animano il cunto e l’opra de’ pupi siciliani, oppure le trasformazioni della Commedia dell’arte ‘esportata’ verso la corte francese dai lungimiranti Medici, o ancora le incursioni veneziane alla corte napoleonica grazie alla straordinaria abilità delle merlettaie di Burano. Più recentemente i francesi hanno dato forza ai moti risorgimentali con l’entusiasmo per Napoleone per poi disattendere qualunque speranza con la strenua difesa dello Stato Pontificio da parte delle truppe d’oltralpe. Durante la Seconda guerra mondiale la Francia è stata esilio e trappola per molti partigiani e liberi pensatori e durante gli anni di piombo ha aperto le braccia ad alcuni ideatori, teorici e talvolta esecutori del terrorismo rosso. La rivalità a tavola è forse la più evidente, i francesi sono convinti assertori della loro superiorità per la produzione di vini e formaggi e gli italiani rispondono con una strabiliante varietà e qualità di tali alimenti, l’Italia è all’avanguardia in Europa per il blocco delle centrali nucleari e la Francia, Paese decisamente nuclearizzato, si fa paladina delle energie verdi.
La differenza forse più evidente tra le due Nazioni è che i Francesi riescono sempre, o quasi, a fare ‘muro comune’ quando si muovono, mentre gli Italiani lasciano sempre spazio ad una enorme gamma di opzioni che spesso si traduce nella fondamentale incapacità di unire le forze in modo concreto e costruire qualcosa di solido che sia utile alla cittadinanza nel suo complesso, ai promotori e all’Italia in quanto tale.
Un po’ come Red e Toby, Italia e Francia rimangono nemici-amici e forse tale amicale inimicizia non cesserà mai di essere la base di un rapporto secolare fondato su dispettucci e aiuti, ammiccamenti e sgambetti.
Questa ricetta è ispirata ai contrasti che talvolta rendono più gustosa una pietanza.

Zucchine dell’orto
Insalata dell’orto
Fagioloni, fagioli corallo, taccole anche detti fagiolini piatti
Cipollina fresca
Olio extravergine di oliva
Parmigiano reggiano della Latteria sociale di Beduzzo inferiore
Menta fresca
Timo fresco
Citronella fresca
Patate novelle
Carote
Acqua
Sale integrale siciliano
Lattughina da taglio
Fiori di zucchina
Sedano
Ravanelli
Pane casereccio

Pulire, lavare e tagliare gli ortaggi a dadini e a listerelle, porli in una pentola, aggiungere l’acqua, il sale, le erbe aromatiche ben lavate, far bollire, dunque abbassare la fiamma e far cuocere a fuoco medio-basso. A cottura ultimata, far intiepidire e servire con crostini di pane tostato, olio a crudo, petali di parmigiano.


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